Antigone è il titolo della rappresentazione teatrale rivisitata da Valeria Parrella che il Teatro delle Rane mette in scena al Chiostro di Leverano nelle due serate del mese di agosto, la prima sabato 3 e la replica domenica 4, a partire dalle ore 21,00.
Un popolo, un despota, una donna: è possibile sovvertire la legge mettendo al primo posto il cuore? Ragion di Stato contro Sentimento, questo il dilemma della storia raccontata da Sofocle nel 422 a.C., pieno del drammatico fascino che sembra non risentire degli effetti del tempo e delle vicende del mondo. Probabilmente perché in Antigone è riflesso quello spirito umano che non trova accoglimento nelle stanze del Potere, ed il coraggio di criticare ed opporsi a regole troppo distanti dalla comprensione e dal sentire comune. Il senso dell’esistenza ha così il sopravvento su quello che è un ordine statico e inaccettabile imposto dall’alto.
Affrontato così il tema dell’anarchia: a seguito del divieto di sepoltura per gli oppositori al Governo posto dal Legislatore, Antigone viola il dettato di legge per consegnare al regno dei morti il suo caro fratello Polinice, caduto in battaglia.
Il potere del Legislatore sembra così più fragile del previsto: il popolo di Tebe comincia a domandarsi se sia possibile condividere l’umano intento di Antigone o se non sia più comodo lasciare che sia la legge a decidere della vita e della morte di ciascuno.
«Quando al Legislatore manca la ragione, è il popolo che deve tornare a ragionare», dice Antigone e la domanda è così rivolta a tutti noi, spingendoci a riflettere ed a interrogarci da un lato sul significato della libertà dell’individuo di fronte alla legge e dall’altro su come le responsabilità collettive possano essere diversamente meglio affrontate dinanzi all’eterno tema, che ci circonda e ci avvolge, del mistero della vita.
Nel suggestivo scenario del convento di Santa Maria delle Grazie di Leverano l’impegno sociale della compagnia del “Teatro delle rane” offre spunti di riflessione, per restituire al teatro la funzione di raccontare e per emozionare e coinvolgere nell’incanto di una nuova storia da vivere.