Con l’approvazione definitiva da parte del Senato della legge di conversione del Decreto-legge 101/2013, viene creata l’Agenzia per la Coesione Territoriale. Soddisfazione è stata espressa dal Ministro Trigilia. “Con l’Agenzia – spiega – che sarà operativa da marzo 2014, si apre una nuova fase nella gestione degli interventi per lo sviluppo e la coesione che contribuirà a migliorare l’efficienza e
Con l’approvazione definitiva da parte del Senato della legge di conversione del Decreto-legge 101/2013, viene creata l’Agenzia per la Coesione Territoriale. Soddisfazione è stata espressa dal Ministro Trigilia. “Con l’Agenzia – spiega – che sarà operativa da marzo 2014, si apre una nuova fase nella gestione degli interventi per lo sviluppo e la coesione che contribuirà a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei fondi strutturali europei. La programmazione del nuovo ciclo 2014-2020 si avvierà con una gestione rinnovata”.
Il provvedimento approvato dalle Camere prevede, oltre all’Agenzia, la costituzione di un Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio che collaborerà con il Ministro per la Coesione territoriale per le attività di indirizzo, programmazione e coordinamento delle politiche di coesione.
L’Agenzia per la Coesione Territoriale, già proposta nel precedente Governo dal Ministro Fabrizio Barca, presidierà invece la fase di attuazione delle politiche e avrà funzioni di monitoraggio sistematico degli interventi, e soprattutto di accompagnamento e supporto delle amministrazioni centrali e regionali titolari degli interventi finanziati dai fondi strutturali e dal Fondo sviluppo e coesione. L’Agenzia potrà anche assumere poteri sostitutivi nel caso in cui si verifichino gravi inadempienze o ritardi ingiustificati. Gli organismi di direzione della nuova struttura prevedono anche una rappresentanza delle amministrazioni territoriali.
“Questo organismo – ha concluso Trigilia – sarà dunque lo strumento propulsivo di una strategia più ampia che vedrà tutte le amministrazioni impegnate in uno sforzo comune per utilizzare al meglio i fondi e per dare così un contributo significativo alla ripresa economica e sociale di tutto il Paese. Una strategia che scommette sulla capacità del nostro sistema istituzionale di funzionare in modo integrato in una prospettiva nazionale”.