Rassicurazioni in merito alla tenuta del sistema previdenziale italiano giungono dall'ufficio stampa dell'Inps dopo le notizie diffuse riguardo al presunto collasso dell'ente a seguito dell'incorporazione dell'Inpdap e all'assunzione del debito.
La tabella che segue riporta i dati ufficiali dei bilanci consuntivi (fino al 2012) e preventivi (2013 e 2014) dell’Inps, relativi al patrimonio netto dell’Istituto.
Anno Miliardi di euro
2009 42,5
2010 43,5
2011 41,2
2012 21,8
2013 7,4
2014 -4,5
Nel 2012, per effetto dell’incorporazione suddetta, il patrimonio ha subito una riduzione di circa 20 miliardi dovuta in parte al pregresso disavanzo patrimoniale dell’ente soppresso (Inpdap) e in parte al disavanzo economico d’esercizio di due gestioni, sempre del predetto ente, la cassa pensioni dei dipendenti degli enti locali (CPDEL) e la cassa pensioni dipendenti dello Stato (CTPS).
La situazione del pregresso disavanzo patrimoniale – che si ripercuoterebbe nel 2013 e nel 2014 - è stata risolta grazie all’intervento previsto nella legge di stabilità del 2014 che ha considerato definitive le anticipazioni di bilancio disposte a favore dell’Inpdap fino al 31 dicembre 2011, con un miglioramento di oltre 25 miliardi di euro della situazione patrimoniale che sarà rilevato in occasione della prima nota di variazione al bilancio preventivo 2014 dell’Inps.
Per queste ragioni i dati 2013 e 2014 non sono da considerarsi utili al confronto. Altri dati diffusi in queste ore sono privi di fondamento.
Anche per la cassa pensioni dei dipendenti dello Stato (CTPS) la problematica del disavanzo d’esercizio è avviata a risoluzione. Permane lo squilibrio della CPDEL previsto nel 2014 in 7,6 miliardi.
Si può dunque affermare che i recenti interventi legislativi e le riforme previdenziali degli ultimi anni consentono di garantire la tenuta del sistema previdenziale italiano certificata anche dagli organismi e dalle istituzioni internazionali.