Il progetto volto alla digitalizzazione delle aziende italiane prevede la formazione di laureandi o neolaureati in grado di favorire la digitalizzazione delle PMI di oltre 50 aree in cui sono stati individuati prodotti di eccellenza del Made in Italy. I giovani selezionati riceveranno una borsa di studio di 6.000 euro e, dopo un percorso formativo realizzato da Google e Unioncamere, anche in collaborazione con l’Agenzia Ice, aiuteranno le imprese dei territori a sfruttare le opportunità offerte dal web per far conoscere, nel mercato interno e a livello internazionale, le eccellenze del Made in Italy.
“Dopo l’esperienza pilota realizzata nel 2013, si apre una nuova e più articolata iniziativa che coinvolgerà i territori a maggior presenza di produzioni di punta del nostro made in Italy, rende noto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.
Già il progetto Distretti sul web dello scorso anno ha rivelato che il digitale è fondamentale nella crescita economica del nostro Paese – ha dichiarato il Country Managing Director di Google in Italia, Fabio Vaccarono, promuovendo, tra le altre cose, le eccellenze dall’artigianato e dall’agroalimentare Made in Italy sui mercati internazionali. Le cento borse di studio annunciate oggi sono un importante tassello di questo progetto che, grazie alle competenze dei giovani digitalizzatori, aiuterà le piccole e medie imprese italiane a essere più competitive cogliendo le opportunità offerte dal web. Il progetto pilota sviluppato lo scorso anno ha dimostrato che le aziende, entrando nel digitale, migliorano il proprio business.
“L’iniziativa è coerente con gli obiettivi di internazionalizzazione imprenditoriale, ha dichiarato Carlo Calenda, viceministro dello Sviluppo economico che spiega come il proposito sia quello di aumentare di oltre 20mila unità il numero delle PMI stabilmente esportatrici e agire su competenze digitali e potenzialità del canale e-commerce, in quantoi i mercati offrono enormi possibilità di crescita e si offre alle aziende il supporto pubblico ai processi di internazionalizzazione.
Le oltre 100 borse di studio messe a disposizione oggi sono la prosecuzione di un progetto pilota sviluppato nel 2013 da Google e Unioncamere che ha coinvolto 20 giovani digitalizzatori e ha permesso di raggiungere importanti obiettivi: 8.500 le imprese contattate in 6 mesi, 2.400 quelle direttamente coinvolte in seminari, workshop, attività “door-to-door”, il 20% delle quali assistite dai 20 giovani nei percorsi di digitalizzazione con servizi personalizzati. Alcune delle storie delle aziende che hanno preso parte al progetto sono riferite all'interno del sito ufficiale del progetto.
Dei venti giovani selezionati, dodici hanno trovato un posto di lavoro adeguato al loro profilo, in alcuni casi, nel panorama internazionale, oppure hanno realizzato una start up innovativa. Degli altri otto giovani, alcuni stanno valutando le opportunità all’interno dei distretti in cui hanno operato, altri stanno progettando di avviare delle attività nell’ambito del web-marketing. Secondo un recente report dell’Università KU Leuven, per ogni lavoro high tech creato si ha un indotto di altri 4,3 lavori tecnologici nella stessa regione.
Possono partecipare al bando laureandi e neolaureati che dovranno dimostrare di avere competenze di economia, marketing e management, competenze digitali orientate al web marketing e avere conoscenza della lingua inglese, del territorio e del contesto economico-sociale dell’area nella quale si candideranno a operare.
Riferimenti: