"Spendere le risorse a disposizione della Regione è una priorità, un treno da non perdere". Il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete, da anni lancia un grido d'allarme sulla lentezza della spesa dei fondi comunitari 2007-13, gli ultimi erogati dall'Unione Europea alle regioni meridionali. Una preoccupazione condivisa anche dal commissario Ue Johannes Hahn, che nei giorni scorsi ha incontrato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ed il presidente della Giunta regionale, Nichi Vendola. "In Puglia e nel Salento in particolare nessuno può permettersi di perdere 830milioni di euro di fondi comunitari da investire sul territorio, oltre alle risorse statali dei fondi Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate). In provincia di Lecce, viviamo una condizione di gap infrastrutturale ai limiti della sopportazione: non abbiamo porti, non abbiamo scali aerei, la rete ferroviaria è obsoleta, quella viaria insicura. Serve una svolta. Al più presto, altrimenti si condanna questa parte di Italia alla marginalità economica, oltre che geografica". La questione dello sblocco dei fondi europei e statali, confluiti nel "Piano nazionale per il Sud" varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso novembre, sarà al centro di un incontro organizzato in Camera di Commercio, lunedì 11 aprile alle ore 18,30 (sala conferenze, piano terra). Il Ministro Fitto incontrerà sindacati, associazioni di categoria e rappresentanti istituzionali e politici per illustrare le priorità per presentare il "Piano Nazionale per il Sud". Dopo la relazione introduttiva di Alfredo Prete, Fitto risponderà alle domande dell'inviato Rai, Marcello Favale.
Il “Piano per il Sud” mira a restringere il divario di sviluppo tra Mezzogiorno e resto del Paese, attraverso la concentrazione delle risorse finanziarie regionali, statali e comunitarie su pochi obiettivi prioritari. Per questo vengono individuate 8 priorità: infrastrutture, ambiente e beni pubblici; competenze ed istruzione; innovazione, ricerca, competitività; sicurezza e legalità; certezza dei diritti delle regole; pubblica amministrazione più trasparente ed efficiente; Banca del Mezzogiorno; sostegno mirato e veloce per le imprese, il lavoro e l’agricoltura.