Ricerca, politiche sanitarie, incentivi alle imprese e valorizzazione del patrimonio immobiliare: sono questi i "punti cardinali" della Relazione programmatica 2012/2014 realizzata dal Consiglio di indirizzo e vigilanza INAIL, il documento di programmazione che definisce in modo organico e coordinato gli indirizzi e gli obiettivi strategici dell'Istituto. Questa nuova "edizione" conferma - dal punto di vista metodologico - la struttura 'a schede' sperimentata lo scorso anno: un impianto dove le linee d'indirizzo sono organizzate per missioni e programmi e, in relazione a ciascuno, vengono contestualizzate le finalità operative da concretizzare e le corrispondenti necessità finanziarie. "Un'impostazione che si è rivelata una buona scelta nella sua capacità di predisporre un documento di grande leggibilità e dalla fruizione immediata", valuta il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza INAIL, Franco Lotito. "Un valore aggiunto, in termine di chiarezza e trasparenza, che mi pare indiscutibile".
Presidente Lotito, qual è l'aspetto caratterizzante di questa Relazione?
"Al di là della conferma, in linea generale, della precedente e degli indirizzi emanati in quel contesto - con un richiamo integrale delle Linee di mandato strategico 2009/2012 - il documento contiene anche una parte significativa di innovazioni e modifiche, in particolare legate al processo di integrazione con l'ex Ispesl e l'ex Ipsema. La prima di queste si riferisce alla modifica necessaria da apportare nello schema di bilancio che, oltre alle missioni già note dell'INAIL, deve adesso inserire quella specifica inerente la Ricerca, in precedenza non prevista. Oltre a ciò, vanno anche predisposte le generali attività di supporto e va definito un "Programma" relativo 'alle prestazioni istituzionali di certificazione e verifica': ambiti, anch'essi, che provengono dall'ex Ispesl e che devono essere necessariamente considerati nella struttura di bilancio dell'Istituto".
La Relazione del Consiglio di indirizzo e vigilanza mette in evidenza quattro macroaree prioritarie per lo sviluppo...
"Cominciamo dalla necessità di rilancio della centralità delle politiche sanitarie. In breve, credo sia arrivato il momento di definire con maggiore precisione che cosa significa il principio della "presa in carico": un compito, lo ricordo, al quale siamo sollecitati dalle recenti disposizioni del decreto legislativo 106/2009 che parlano della necessaria collaborazione fra l'Istituto e le strutture sanitarie regionali per la prestazione di trattamenti di riabilitazione non ospedaliera. Purtroppo ciò richiede la definizione di un accordo-quadro che deve essere varato dalla Conferenza Stato-Regioni. Dico purtroppo perché lo schema di questo documento è pronto già da tempo, è stato approvato dal ministro del Lavoro, ma il ministro della Salute non ha ancora trovato il tempo di fornire il suo (indispensabile) parere: un ritardo francamente incomprensibile che compromette le possibilità di un efficace intervento. Quel che è certo è che noi non possiamo stare fermi. Per quanto il Consiglio di indirizzo e vigilanza è determinato a procedere sulla via della definizione di una linea di indirizzo che comunque doti l'INAIL di una efficace politica sanitaria all'altezza delle aspettative degli assicurati".
Esistono già delle prospettive dalle quali partire?
"Tra le linee di indirizzo che abbiamo approvato si fa riferimento, per esempio, a un'utilizzazione più 'strutturale' e coerente dell'insieme degli 11 laboratori di fisiochinesiterapia di cui l'INAIL dispone e che oggi, per diversi aspetti, non vengono utilizzati adeguatamente. Ancora, l'INAIL deve definire una 'cornice' di maggiore certezza anche per quanto riguarda l'attività di Vigorso di Budrio e della sua filiale di Roma, che necessita di un prossimo trasferimento. Resta, poi, irrisolto il problema della destinazione della struttura di Lamezia Terme, una costruzione che dispone di 60 posti letto e la cui destinazione è sospesa ormai da troppo tempo. Si tratta di un problema annoso e la cui soluzione, invece, si inserirebbe con pienezza nell'operazione di ripensamento e di rilancio delle politiche sanitarie dell'INAIL. Queste, in estrema sintesi, sono le linee generali sulle quali il Consiglio di indirizzo e vigilanza è intenzionato a intervenire e nei cui dettagli entrerà nel merito attraverso una delibera specifica che verrà emanata entro il prossimo mese di luglio".
Un altro punto-cardine della Relazione si riferisce allo sviluppo delle politiche di incentivazione a favore delle imprese che investono nella salute e nella sicurezza dei propri lavoratori...
"Quest'anno sono previsti investimenti per un ammontare pari a 180 milioni, che verranno assegnanti il prossimo autunno mediante l'emanazione di un apposito bando. In vista della sua predisposizione, il Consiglio di indirizzo e vigilanza, con il varo della Relazione Programmatica, ha provveduto alla definizione delle linee di carattere generale sulle quali procedere per la definizione dei contenuti. Anche questo è un ambito che sarà oggetto di una delibera di indirizzo dettagliata che verrà emanata, insieme a quella sulle politiche sanitarie, entro luglio".
Uno degli elementi caratterizzanti è l'inserimento nello schema di bilancio del tema della ricerca legata all'ex Ispesl...
"La ricerca rappresenta senza dubbio un elemento di straordinaria importanza nella definizione della nuova missione dell'Istituto. In tal senso il Consiglio di indirizzo e vigilanza, naturalmente, riconferma con pienezza il valore dell'autonomia dell'attività scientifica della ricerca e, insieme, la necessità di adottare un modello organizzativo 'transitorio' che debba durare almeno per tutto l'anno prossimo, fino al 31 dicembre 2012. Tutto questo, da una parte, per consentire il completamento degli impegni assunti come ex Ispesl con il piano triennale per la ricerca 2009/2011 e, dall'altra, per configurare con coerenza il definitivo passaggio a modello organizzativo che prefiguri un assetto 'a regime' e definitivo".
L'INAIL prevede dei finanziamenti ad hoc per questo specifico capitolo?
"Com'è noto, fino a oggi la ricerca dell'ex Ispesl è stata finanziata dal ministero della Salute che ha destinato a tale scopo un ammontare di circa 60 milioni di euro l'anno. Dando per scontata la conferma di questo stanziamento, l'INAIL vuole conferire a tale attività un valore aggiunto e realizzato con investimenti propri. Il Consiglio di indirizzo e vigilanza ritiene, cioè, che si debba prevedere la progettazione di un piano aggiuntivo di ricerca applicata da avviare all'inizio dell'esercizio del 2012 e finalizzato a tre obiettivi: l'emersione del fenomeno esposizione all'amianto e la prevenzione in settori non tradizionali; l'individuazione di politiche della tutela della sicurezza e del benessere dei lavoratori nei settori manifatturieri (anche in riferimento all'ottimizzazione dei costi di gestione e alla competitività delle imprese); infine, l'individuazione e la prevenzione dei rischi specifici degli operatori del settore marittimo".
Quindi intenzione dell'INAIL è qualificarsi nel futuro direttamente come soggetto promotore?
"Certamente: il piano sarà finanziato con risorse dell'INAIL che andranno a incrementare quelle del ministero della Salute. In questo modo l'Istituto vuole marcare un'effettiva capacità di rapporto fra lo svolgimento della sua missione strategica e il mondo della ricerca di cui rispetta l'autonomia ma in relazione al quale, per altri aspetti, diventa a suo modo anche committente. Naturalmente queste sono linee di indirizzo: 'architravi' sulle quali bisognerà ora da lavorare attraverso un confronto che porterà a delle successive delibere da assumere".
Infine, veniamo alle politiche immobiliari di investimento e di disinvestimento.
"Si tratta di un capitolo importante rispetto al quale stiamo procedendo con passo accelerato e dove il Consiglio di indirizzo e vigilanza è intenzionato a produrre una delibera di indirizzo già entro la fine di questo mese. La delibera ruoterà sostanzialmente intorno a tre assi: gli investimenti per l'Aquila, la prospettiva di riacquisto degli immobili strumentali sottratti dal Fip (Fondo immobili pubblici) e, infine, la necessità di una politica di investimenti e disinvestimenti che sia avviata sulle base delle disponibilità di strutture di proprietà dell'INAIL ma che non vengono utilizzate".
Può farci un esempio?
"L'INAIL ha, senza dubbio, un patrimonio esteso per quanto riguarda le sedi strumentali, eppure ci sono aree del paese dove l'Istituto paga l'affitto. Ebbene, le risorse derivanti dalla messa in vendita di strutture non strategiche potrebbero essere utilizzate per l'acquisto di immobili in quelle realtà dove si è in locazione. Questa è solo una delle operazioni che si possono attuare, ma credo che un approccio che sia 'strutturato' - in generale - in tal senso possa promuovere un utilizzo più virtuoso, coordinato e strategico delle risorse dell'INAIL". (Fonte: INAIL/Luca Saitta)