Ammonta
a circa 20 miliardi di euro strutturali l’insieme degli interventi stabiliti per
il triennio 2012- 2014. La riunione del Consiglio dei ministri, si è svolta
ieri, domenica 4 dicembre 2011, sotto la presidenza del Presidente del
Consiglio, Mario Monti, per affrontare con urgenza la gravissima crisi
finanziaria del debito italiano. Il Governo ha deliberato un pacchetto di
interventi che sostiene che danno il via ad una fase di riforma strutturale
dell’economia italiana e ad una prima riduzione dei costi della politica,
richiedendo al contempo a tutte le componenti della società italiana la
partecipazione allo sforzo per la salvezza e per il rilancio del Paese.
La
correzione lorda è di oltre 30 miliardi in quanto sono previsti interventi di
spesa a favore della crescita, del sistema produttivo e del lavoro per oltre 10
miliardi. All’interno del pacchetto è inclusa e consolidata in norme la
correzione dei saldi pari a 4 miliardi previsti quale “clausola di salvaguardia”
nella manovra di agosto 2011.
I
risparmi conseguiti in parte sono destinati a un considerevole pacchetto di
interventi a favore della crescita, del sistema produttivo e del lavoro.
Attraverso
la deducibilità integrale dell’IRAP-lavoro vengono favorite le imprese che
assumono lavoratori e lavoratrici per un importo di 1,5 miliardi nel 2012, e 2
miliardi nel 2013 e nel 2014. Vengono previsti con l’IRAP interventi a favore
di donne e giovani per 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni del periodo
considerato.
Con
l’introduzione del meccanismo denominato ACE di favore fiscale alla raccolta di
capitale di rischio, in modo da favorire la patrimonializzazione delle imprese,
si interviene con un’azione di 1 miliardo di euro nel 2012, 1,5 nel 2013 e 3
nel 2014.
Viene rifinanziato il trasferimento alle regioni per il traporto pubblico locale e viene finanziato un programma, per accelerare l'utilizzo dei fondi strutturali europei che altrimenti l’Italia rischia di perdere e viene rifinanziato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese per mettere a disposizione delle PMI garanzie per circa 20 miliardi di credito.
Tutti gli incentivi per le ristrutturazioni e per il
risparmio energetico vengono resi duraturi nel tempo estendendoli alle aree colpite da calamità naturali.
Si completa la riforma della previdenza con l’estensione a tutti dal 1 gennaio
2012 del metodo contributivo per il calcolo delle pensioni per le anzianità
future e con l’istituzione di un sistema flessibile per l’età di pensionamento,
che viene elevata a 62 anni per le donne con una fascia di uscita flessibile
incentivata fino a 70 anni, per gli uomini la fascia di flessibilità è tra 66 e
70 anni.
Le
lavoratrici del settore privato saranno equiparate alle stesse regole dei
lavoratori a partire dal 2018.
L’indicizzazione piena delle pensioni minime è stata garantita, mentre l'indicizzazione parziale per
quelle fino a due volte il minimo, in circostanze estremamente difficili.
Viene anticipata
l’introduzione dell’IMU, ovvero dell’Imposta municipale
unica rivolta a tutti e calcolata sulle abitazioni.
Ideata da Tremonti per
ridare fiato ai Comuni, sarebbe dovuta entrare in vigore nel 2014, ma il
governo Monti con il decreto Salva-Italia l’ha anticipata al 1 gennaio 2012, contando così di portare nelle casse dello
Stato circa 22 miliardi di euro, oltre il
doppio di quanto si riscuoteva con l’Ici: di questi solo 1,5 arriveranno dalle prime case, il resto deriverà
dalle seconde, terze e altre abitazioni, oltre che da uffici ed edifici
commerciali. Stato e Comuni divideranno gli introiti a metà.
L’IMU è dunque un’imposta
su tutte le case ed unisce così la vecchia Ici e le Addizionali comunali pagate
sul patrimonio immobiliare.
Si calcola sulla rendita catastale degli immobili rivalutata del 60% e
viene tassata con un’aliquota del 3,6 ‰ per la
prima casa e del 7,6 ‰ per tutte
gli altri immobili. Per le prime case, non dovrà essere pagata se di
importo inferiore ai 200 euro. La vecchia Ici, invece, era assente
per la prima casa mentre partiva da un minimo del 5‰ per tutti gli altri
edifici. I Comuni potranno alzare o abbassare l’IMU fino a un massimo del 2‰ sulla prima
casa (che potrà quindi oscillare tra l’1,6 ‰ e il 5,6 ‰) e del 3 per mille per
gli altri immobili, oscillando così tra il 4,6 e il 10,6 ‰.
Tale
intervento accresce il contributo che viene chiesto al patrimonio e alla
ricchezza allo sforzo per superare la crisi.
E’
stato disposto l’intervento fiscale una tantum con una aliquota dell’1,5% a
carico dei capitali rientrati in Italia con il cosiddetto “scudo fiscale”.
Nuove
imposte su taluni beni di lusso (auto di grossa cilindrata, barche, aerei).
L’IVA,
a decorrere dal 1 settembre 2012, aumenterà di 2 punti percentuali: in tal modo
si evita che scatti la riduzione automatica di tutte le deduzioni e detrazioni
fiscali in particolare sulla famiglia. La ridefinizione delle agevolazioni
andrà a finanziarie il Fondo per la Famiglia istituito dal decreto approvato
oggi.
Viene
attuato un pacchetto antievasione che prevede il divieto di uso del contante
per pagamenti superiori ai 1000 euro, i pagamenti telematici per la Pubbliche Amministrazioni
ed ai fini dell’emersione una fiscalità di favore per le imprese individuali e
artigiane.
E’
stato deliberato un insieme di liberalizzazioni per la vendita di farmaci, per
i trasporti, e per gli orari degli esercizi commerciali.
Vengono
rafforzate le funzioni dell’Antitrust.
Il
Governo ha avviato un’azione di selezione e di riordino dei programmi di spesa
con l’abolizione di una serie di enti ritenuti non più utili ed in particolare,
le Province vengono riportate alla funzione di organi di indirizzo e
coordinamento con l’abolizione delle giunte, con la riduzione a 10 il numero
dei consiglieri provinciali e con un drastico taglio delle spese per le
funzioni già svolte da altri enti territoriali.
Il
Consiglio ha approvato uno schema di decreto legislativo per l’attuazione della
Direttiva 2008/104, che tutela i
lavoratori dipendenti dalle agenzie di lavoro interinale (“agenzie di
somministrazione” secondo il decreto Biagi) per migliorare la qualità del
lavoro svolto da questi impiegati presso imprese utilizzatrici.
Francesca Maggiulli