Il satellite LARES dell’Agenzia Spaziale
Italiana, ideato e progettato dall’Università del Salento e dall’Università La
Sapienza di Roma, dopo essere stato iniettato lo scorso lunedì in orbita con il
volo di qualifica del nuovo lanciatore VEGA dalla base di Kourou (Guiana),
funziona perfettamente.
Venerdì scorso, infatti, le stazioni di laser ranging di Dongara in Western
Australia e di Graz in Austria hanno osservato i fotoni laser di ritorno dal satellite. Questi impulsi laser,
inviati e ricevuti dalle numerose stazioni internazionali, permetteranno il suo
posizionamento e la ricostruzione della sua orbita con grande accuratezza. Ciò
consentirà importanti verifiche di relatività generale e misure di geodinamica
e geodesia spaziale.
Il
responsabile del team scientifico internazionale Lares (Italia, USA, Germania e
Russia) e ideatore della missione è Ignazio Ciufolini, esperto di relatività
generale all’Università del Salento. Il satellite Lares - progettato da Antonio Paolozzi
e dal suo team della Sapienza (Scuola di Ingegneria Aerospaziale,
Diaee-Dipartimento di Ingegneria astronautica, elettrica ed energetica e Crpsm-Centro di ricerca progetto San
Marco) - metterà alla prova la teoria
della Relatività generale di Albert Einstein e fornirà importanti
determinazioni sulla dinamica della Terra e della sua crosta, utili sia per lo
studio dei terremoti che per la verifica di effetti climatici globali quali lo
scioglimento dei ghiacci emersi.