“Vogliamo essere al fianco delle imprese e dobbiamo
farci carico dei problemi che investono il tessuto produttivo del Salento”
è quanto afferma l’assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Lecce Massimo Como, in riferimento alle
difficoltà causate alle aziende dai ritardi nei pagamenti da parte degli Enti
locali, obbligati a rispettare i vincoli del patto di stabilità interno, “e che
ormai rendono complicata anche la sopravvivenza quotidiana delle realtà
imprenditoriali locali”.
“Era nell’aria, e proprio in questi giorni è stata
definitivamente sancita dalle statistiche, la notizia che l’Italia è
tecnicamente in recessione. Lo è non solo perché è diminuita la capacità di
spesa dei privati, ma anche perché sta diminuendo drasticamente la spesa della
Pubblica Amministrazione. E’ da più di un decennio ormai che il Governo, di qualsiasi
colore esso sia, riduce puntualmente di anno in anno i finanziamenti agli Enti
locali. A peggiorare la situazione è intervenuto, poi, il legislatore europeo
che, con l’istituzione del Patto di stabilità, ha posto dei seri vincoli alle
spese”.
“E’ assurdo, a tal proposito, che la Provincia, ad
esempio, dopo tre anni di impegno e sacrifici per risanare i conti, oggi abbia
risorse che non può erogare a causa dei vincoli imposti dalla normativa. Noi
abbiamo numerosissime imprese che hanno lavori in corso con la Provincia che
hanno già chiesto lo stato di avanzamento dei lavori e, quindi, pagamenti
parziali come previsto dai contratti, che non possiamo soddisfare”.
E aggiunge: “Una cosa è certa: non possiamo
permetterci che le imprese falliscano, anzi, dobbiamo contribuire al sostegno
dei lavori pubblici per innescare effetti positivi anche sull’occupazione delle
imprese, soprattutto quelle più deboli”.
“Il primo passo è, dunque, quello di cercare di
allentare i limiti imposti dal patto di stabilità. E la Provincia si sta
muovendo decisamente in questa direzione. Il Consiglio provinciale, infatti, ha
approvato all’unanimità una delibera per permettere di sforarne i vincoli”,
continua Massimo Como.
“Partiamo dal presupposto che è quanto mai indispensabile
produrre il massimo sforzo finanziario per venire incontro alle richieste delle
imprese fornitrici della Provincia. Esistono delle priorità nell’erogazione dei
servizi ai cittadini e nell’erogazione di interventi per opere pubbliche e
manutenzioni, per le quali il rinvio, per mere ragioni contabili, causerebbe
alla collettività dei danni ben maggiori di quelli derivanti dal mancato
rispetto del patto di stabilità”.
“Per questo il Consiglio, in maniera compatta, e su
sollecitazione del presidente Antonio
Gabellone ha incaricato la giunta, di verificare la possibilità di
un’azione legale, promossa dall’Avvocatura della Provincia, con l’apporto delle
più alte professionalità locali, per impugnare il patto di stabilità interno,
in particolare, rispetto ai saldi obiettivi del comparto Enti locali che si
rivelano in contrasto con la normativa comunitaria e nazionale in termini di
pagamenti delle forniture di beni e servizi e, soprattutto, fortemente
penalizzanti per il sistema imprenditoriale”.
“La Provincia
e, in particolare l’assessorato ai Lavori pubblici che guido, è alacremente al
lavoro”, prosegue l’assessore Massimo
Como. “Ci stiamo facendo parte
attiva anche per sbloccare opere ferme da tantissimi anni, cantierizzandole e
favorendo così la nostra economia”.
“Inoltre,
abbiamo già avanzato formale istanza alla Regione perché alcune delle opere già
finanziate e che rientrano nel computo per patto di stabilità, siano
stralciate, come, ad esempio, due importanti interventi: la Lecce-Porto Cesareo
(4 milioni di euro) e la Tangenziale di Leverano (8 milioni di euro). Questo
vuol dire che sbloccheremo risorse per immetterle sul territorio, a tutto
vantaggio sia delle imprese direttamente coinvolte che dell’indotto”.
“Occorre dare fiato a chi lavora, occorrono risposte certe e interventi mirati per far sì che le imprese possano operare senza affanno. La Provincia si impegnerà fino in fondo per non lasciare da sole le aziende e gli imprenditori che costituiscono la linfa economica per la crescita e il futuro del territorio salentino”, conclude l’assessore Como.