Scontri tra la polizia e numerosi protestanti, a seguito dei 7 suicidi nel napoletano, fuori dalla sede di Equitalia dopo il rifiuto dell'istituto a rimanere chiuso per lutto cittadino. Cresce la tensione sociale, insieme al divario tra la base ed i vertici della società ed è forse il caso di prendere coscienza che non si possono ignorare le disperate condizioni dei lavoratori, così come forse è ormai diffusa la percezione della distanza dei problemi che investono il settore privato tanto i lavoratori, quanto i datori di lavoro dal settore pubblico tanto gli organi politici, quanto gli enti.
E' con questa consapevolezza che dobbiamo continuare ad apprendere quello che è avvenuto stamane a Napoli, una manifestazione organizzata da ambienti dei centri sociali, riuniti nella sigla Realtà di movimento napoletane contro Equidalia, davanti alla sede della società di riscossione di corso Meridionale a Napoli.
Circa 200 persone si sono date appuntamento stamane ed un pullman di traverso ha bloccato il traffico urbano. La sede di Equitalia al Corso Meridionale a Napoli Chiusa al pubblico, e protetta da blindati della polizia, dopo gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, mentre la strada è stata riaperta al traffico dalla polizia, dopo che gli agenti hanno rimosso i contenitori della nettezza urbana spostati dai manifestanti. La forte tensione è avvertita anche per l'elicottero che sorvola la zona per controllare i movimenti dei manifestanti che, a gruppi si sono spostati in alcune strade vicine. Il bilancio è di almeno 10 agenti trasferiti per medicazioni in ospedale. Sono stati riportati ingenti danni dai mezzi della polizia provocati dal lancio di sanpietrini e pezzi di bottiglie di vetro rotte. Contro la facciata dell'edificio di Equitalia è stata lanciata vernice rossa. Subito dopo sono state abbassate le saracinesche dell'ente ed è stato vietato l'accesso al pubblico.
Sui volantini distribuiti ai passanti e sugli striscioni esposti dai partecipanti la richiesta di «la chiusura immediata di Equitalia».
Contro gli uffici di Equitalia sono stati esplosi due petardi. Il Reparto Mobile schierato davanti gli uffici è stato colpito e la polizia ha risposto caricando i manifestanti e lanciando alcuni lacrimogeni. Almeno uno dei manifestanti è rimasto ferito nello scontro corpo a corpo. A questo punto agenti in tenuta antisommossa li hanno spintonati e allontanati. Si sono sentiti anche due esplosioni, forse petardi o bombe carta.
In Puglia è di poche ore l'ultimo suicidio: un imprenditore quarantaseienne di Molfetta, che lavorava nel settore impiantistica, si è tolto la vita. A determinare il gesto estremo pare siano state le difficili condizioni economiche: l'imprenditore vantava diversi crediti da enti pubblici che non riusciva ad esigere, anche se fino ad oggi era riuscito ad assicurare lo stipendio ai suoi dipendenti. Negli ultimi tempi sembra che alcune banche gli avessero negato aiuti.
Francesca Maggiulli