Domenica, 24 Novembre 2024

Formazione Professionale, 4 milioni di euro dalla Provincia di Lecce


L'avviso è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 68 del 10/05/2012.

Formazione Professionale, 4 milioni di euro dalla Provincia di Lecce

La Provincia di Lecce stanzia altri 4 milioni di euro per la formazione professionale. Il nuovo Avviso Pubblico “LE/14/2011 I.F.T.S. – Istruzione e Formazione Tecnica Superiore”, emesso dall’assessorato provinciale alla Formazione professionale e Politiche del lavoro, è stato presentato oggi, 14 maggio, a Palazzo Adorno dal presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, dall’assessore alla Formazione Professionale e Politiche del Lavoro, Ernesto Toma e dal consigliere provinciale con delega alla Pubblica Istruzione, Antonio Del Vino.

L’avviso pubblico completa lo stanziamento degli iniziali 24 milioni e 550mila euro, ammontare rappresentato dai fondi di due diverse annualità, i quali sono stati utilizzati congiuntamente, recuperando un anno di avanzamento contabile.

“Il particolare contesto di crisi ci ha visti attori, a partire già dai precedenti avvisi pubblici del novembre 2011, di forti iniziative di impulso, per condurre il territorio a importanti cambiamenti, con la speranza che a breve la Regione Puglia ci metta nelle condizioni di utilizzare tali risorse, già impegnate”, hanno evidenziato il presidente della Provincia Antonio Gabellone e l’assessore alla Formazione professionale e Politiche del lavoro Ernesto Toma.

I percorsi I.F.T.S. previsti dall’Avviso LE/14/2011 ed istituiti con la Legge n. 144, attuano un sistema articolato e condiviso di integrazione fra i sistemi dell’istruzione, scolastica ed universitaria, della formazione professionale e del lavoro, al fine di promuovere l’orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche, tramite l’acquisizione di competenze tecniche superiori pertinenti con i fabbisogni del mondo del lavoro, spendibili all’interno di un sistema integrato di certificazione, al fine di favorire un loro idoneo inserimento occupazionale.

Gli interventi devono essere co-progettati, presentati e realizzati da una “rete” di proponenti che deve essere composta almeno dai seguenti quattro soggetti: un istituto scolastico di istruzione secondaria superiore, pubblico o paritario, con sede nel territorio provinciale; un ente di formazione professionale accreditato, con esclusione degli istituti scolastici, con sede nel territorio provinciale; una università degli studi con sede nel territorio regionale; una o più imprese, o associazioni di imprese, di norma aventi sede nel territorio regionale o altro soggetto espressione di categorie economiche e/o del lavoro libero-professionale o della pubblica amministrazione, ad esclusione della Regione e delle Province. Possono partecipare, inoltre, come partner i centri di ricerca italiani e stranieri.

La Provincia di Lecce ha individuato specifiche aree, con determinate figure da formare, in linea con i fabbisogni formativi del territorio. Tali aree e figure sono: Agricoltura - Tecnico superiore della trasformazione dei prodotti agroindustriali; Industria e Artigianato - Tecnico superiore per l’ambiente, l’energia e la sicurezza in azienda; I.C.T.- Tecnico superiore per i sistemi e le tecnologie informatiche; Turismo - Tecnico superiore per l’organizzazione ed il marketing del turismo integrato; Tecnico superiore per la ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche; Ambiente - Tecnico superiore per il monitoraggio e la gestione del territorio e dell’ambiente. I percorsi, di durata compresa tra le 800 e le 1000 ore, prevedono uno stage aziendale.

L’avviso pubblico “Le/14/2011”, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 68 del 10/05/2012, completa lo stanziamento iniziale di oltre 24 milioni di euro.

I percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, istituiti con la Legge 17 maggio 1999 n. 144, sono finalizzati alla formazione di tecnici specializzati per rispondere alla domanda di figure professionali tecniche di livello medio alto da inserire nei settori produttivi del territorio salentino, interessati da profonde trasformazioni tecnologiche e professionali. Tale formazione viene attuata dagli Enti di formazione professionale, dagli istituti scolastici, dall’Università e dalle imprese, che costituiscono, pertanto, un vero e proprio “polo formativo”.

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