Domenica, 24 Novembre 2024

Positivo l'ingresso di Inpdap ed Enpals in Inps per il Presidente Mastrapasqua



Positivo l'ingresso di Inpdap ed Enpals in Inps per il Presidente Mastrapasqua

“L’integrazione di Inpdap ed Enpals in Inps porterà alla creazione di un ente efficiente e trasparente, per tutti. A partire dal ruolo che devono giocare le Amministrazioni pubbliche in qualità di datori di lavoro di oltre tre milioni di lavoratori attivi. La previdenza dei dipendenti pubblici è strutturalmente deficitaria: il blocco del turn over negli enti pubblici ha creato un irreversibile sbilancio tra le entrate contributive e le uscite per prestazioni. Non è l’unica gestione in Inps ad essere in questa situazione. Ma il sistema previdenziale vive per sua natura della strutturale solidarietà tra gestioni”. Lo sostiene il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, a commento di quanto scritto oggi sulla stampa nazionale.

“Le cifre che riguardano la nota di assestamento di bilancio (i 5,8 miliardi di passivo della gestione Inpdap e i 10 miliardi di disavanzo patrimoniale dell’Istituto della previdenza pubblica) sono già conosciute; - continua Mastrapasqua - anche nello scorso mese di luglio sono state divulgate dalle agenzie di stampa. E questo non modifica la piena consapevolezza di una sostanziale stabilità dei conti dell’Istituto e del sistema previdenziale italiano. Gli effetti delle riforme degli anni scorsi e quelli della Monti-Fornero, che si produrranno compiutamente dal prossimo anno, hanno messo definitivamente in sicurezza i conti della previdenza italiana”.

“La situazione critica in cui versava il bilancio Inpdap era nota: non è conseguenza né dell’azione degli amministratori precedenti, né del lavoro efficiente dei dipendenti. Lo Stato ha sempre trasferito le risorse finanziarie a copertura del bilancio Inpdap, farà altrettanto nei confronti dell’Inps ora che l’Inpdap è soppresso. Il presidente e gli organi dell’Inps – conclude Mastrapasqua - hanno già evidenziato al Governo i problemi e proposto alcune ipotesi di transizione per assorbire i temporanei disavanzi, che in nulla possono modificare le prestazioni previdenziali dovute a tutti i lavoratori, pubblici e privati”.

 

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