Domenica, 24 Novembre 2024

Defibrillatori automatici salvavita, qualcosa si muove


Al via l'obbligo per tutte le società sportive professionistiche e dilettantistiche

Defibrillatori automatici salvavita, qualcosa si muove

Nel decreto del ministro Balduzzi sulla sanità, inviato i primi del mese scorso al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica, si rende obbligatoria la dotazione e l'abilitazione all'uso dei Defribillatori per tutte le società sportive professionistiche e dilettantistiche. Dopo il decreto interministeriale del 18 marzo 2011, che ha individuato i criteri e le modalità per favorire la diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni (Dae), dalle istituzioni arriva dunque un altro segnale importante. 

«I Dae sono utili nelle aree ad alto afflusso di pubblico e nelle fabbriche - sottolinea Bruno Papaleo, del dipartimento di Medicina del Lavoro dell'INAIL, che coordina un gruppo di ricerca sulla diffusione della cultura del primo soccorso nei luoghi di lavoro e si ritiene soddisfatto del decreto informando che -  rappresenta sicuramente un grande passo in avanti verso la diffusione di una rete di accesso alla defibrillazione precoce». 

«L'auspicio è che l'installazione dei Dae nelle società sportive rappresenti il primo passo verso una distribuzione più capillare di questi dispositivi, insieme alla diffusione di una cultura dell'emergenza e del primo soccorso. Anche in accordo con quanto stabilito dalla normativa vigente, che raccomanda ad esempio la presenza dei Dae nelle aree con particolare afflusso di pubblico come aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali, alberghi, ristoranti, ipermercati, scuole, università, uffici, e nelle aree ad alto rischio come le strutture industriali».

L'investimento è però inutile senza formazione e sensibilizzazione, come hanno dimostrato i drammatici eventi degli ultimi mesi serve che vi siano persone addestrate a usarlo.

«La formazione e la sensibilizzazione all'uso del defibrillatore - aggiunge Papaleo - sono elementi fondamentali per agire con tempestività ed efficacia, altrimenti si rischia di fare un investimento inutile"» Il Dae è un apparecchio che guida il soccorritore nelle manovre, passo dopo passo, e rilascia una scarica elettrica solo quando indicato. Usarlo è molto semplice, tuttavia serve una formazione adeguata che in genere non supera le cinque ore. Si tratta di poche, semplici manovre che chiunque può imparare, attraverso una formazione che segue linee guida internazionali.

Anche l'INAIL è inserito nella rete formativa che utilizza queste linee guida. L'attività di formazione è rivolta soprattutto agli attori della sicurezza - medici del lavoro e infermieri - che fanno formazione al primo soccorso nei luoghi di lavoro, per metterli in grado di insegnare al meglio le manovre di rianimazione cardiopolmonare e l'uso del Dae.

«Il discorso sui luoghi di lavoro - aggiunge Papaleo - merita poi un approfondimento a parte, visto che la maggior parte dei luoghi citati nel decreto interministeriale del marzo 2011 sono altrettanti luoghi di lavoro, compresi i circoli sportivi che da oggi avranno l'obbligo di installare i Dae. Proponiamo una discussione scientifica sul DM 388/03, la normativa sul primo soccorso nei luoghi di lavoro, affinché, tra le altre cose, anche gli addetti al primo soccorso nelle aziende siano formati secondo le linee guida internazionali, e siano quindi in grado di utilizzare il defibrillatore semiautomatico».

Castellacci: «Un grande passo avanti». Tra i sostenitori più convinti della norma introdotta dal ministro Balduzzi c'è Enrico Castellacci, presidente dell'Associazione dei Medici del calcio e medico della nazionale azzurra. Per Castellacci, infatti, si tratta di «un grande passo avanti perché i rischi tra chi svolge sport a livello dilettantistico e soprattutto amatoriale sono grandi, se non si mette in piedi un sistema di controllo e di soccorso adeguato. Il defibrillatore è lo strumento minimo e anche una sola vita salvata è un grande risultato - L'unico rammarico è legato al fatto che - un passo del genere venga compiuto dopo fatti tragici», e il riferimento è alle morti del pallavolista Vigor Bovolenta e del calciatore Piermario Morosini.

I medici sportivi: «Più risorse per la prevenzione e la formazione». L'introduzione dell'obbligo del Dae per i medici sportivi «è un'arma in più - sottolinea il presidente della loro federazione, Maurizio Casasco - Gli aspetti che per noi restano irrinunciabili - precisa però - sono sempre la prevenzione e la formazione. Se ci sono risorse andrebbero investite su queste anche perché va sempre ricordato che l'Italia nella prevenzione è un'eccellenza assoluta. Nel mondo, infatti, il rapporto delle morti improvvise è di una su 100-300mila, da noi una su un milione, un milione e mezzo».

La Roma ha già organizzato un corso per i suoi operatori. Tra le prime società sportive che si sono adeguate alla novità contenuta nel provvedimento del ministro della Salute Balduzzi l'As Roma, che già sabato scorso ha organizzato presso il centro sportivo "Fulvio Bernardini" di Trigoria un corso di rianimazione cardio-polmonare e di utilizzo del Dae per i suoi operatori sportivi e il suo staff sanitario, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Castelli Onlus e Ares 118 Lazio. Il progetto, si legge in una nota pubblicata sul sito della società giallorossa, «mira ad accrescere la tutela sanitaria dei suoi tesserati e a diffondere a tutti i livelli la cultura dell'emergenza e del primo soccorso».

Achini (Csi): «Chi paga?». Al momento non ci sono stime precise sul numero di defibrillatori necessari in Italia, ma per quanto riguarda gli impianti sportivi uno studio di Unioncamere nel 2005 aveva censito quasi 15mila impianti sportivi, cui potrebbero aggiungersi le 8.500 palestre presenti su tutto il territorio nazionale, mentre il Coni ha censito nel suo registro 110mila società dilettantistiche, tutte potenzialmente interessate dal decreto. «Di fronte a quanto previsto - commenta Massimo Achini, presidente nazionale del Centro sportivo italiano (Csi), che raggruppa più di 13mila società sportive e quasi un milione di atleti - ci chiediamo chi dovrà sostenerne i costi. Ci saranno investimenti in questa direzione o la spesa ricadrà per intero sulle famiglie e sulle società sportive? Dalla risposta alla domanda dipende se il mondo dello sport di base farà un passo avanti oppure indietro. Se le novità saranno adeguatamente finanziate avremo un miglioramento della qualità della pratica sportiva di base, ma se tutto sarà lasciato sulle spalle delle famiglie e delle società sportive è fondato il rischio che la pratica sportiva nel Paese diminuisca. Le società sportive di quartiere e di oratorio non possono più reggere altri costi perché veramente non ce la fanno più».

Con il Dae il tasso di sopravvivenza sale fino al 50%. «Un Dae costa circa mille euro - spiega Giuliano Altamura, presidente della Fondazione Insieme per il Cuore - e mentre il tasso di sopravvivenza a un arresto cardiaco è del 3-4%, quando si ha a disposizione uno di questi dispositivi può salire fino al 50%. Lo dimostra il caso della stazione Termini a Roma: dopo l'installazione del Dae, su 18 arresti cardiaci avvenuti all'interno della struttura nove persone si sono salvate». Il defibrillatore dovrebbe essere posizionato in modo da garantire l'intervento entro cinque minuti ed è consigliato soprattutto nelle aree in cui sono presenti apparecchi elettrici, nei luoghi di lavoro all'aperto, dove possono cadere fulmini o si lavora su linee elettriche, nelle zone isolate dove è più difficile fare arrivare i soccorsi e nei luoghi di transito o permanenza di molte persone. La Legge n. 191 del 2009, con il relativo Decreto ministeriale del 18 marzo 2011, raccomandava alle Regioni la presenza di Dae in tutti i luoghi di grande affluenza come alberghi, ristoranti, centri commerciali, cinema, piscine e stabilimenti balneari. «Alcune Regioni come Toscana ed Emilia Romagna si sono adeguate rapidamente - precisa Altamura - mentre altre sono ancora molto indietro».

(Fonte: http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_SALASTAMPA&nextPage=Prodotti/News/index4.jsp , 13 settembre 2012)

 

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