Nel mese di marzo 2013 sono state autorizzate 97,0 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG). Rispetto a marzo 2012, quando furono autorizzate 99,7 milioni di ore, si registra una diminuzione del 2,8%.Complessivamente, nei primi 3 mesi dell’anno si è giunti a quota 265,0 milioni, contro i 236,7 milioni del 2012 (+11,98%).
Il dato dei primi 3 mesi del 2013 confrontato con quello all’anno precedente risente del rallentamento delle autorizzazioni per gli interventi in deroga (CIGD), dovuto alla chiusura del gestione relativa al quadriennio 2009-2012 entro il 31 marzo 2013.
Rispetto al dato tendenziale, quello congiunturale rispetta l’andamento degli ultimi anni, che vede in marzo la cassa integrazione aumentare rispetto al mese precedente: l‘incremento nel 2013 è stato del 22,4% (97,0 milioni di ore a marzo contro 79,2 milioni a febbraio).
Passando al dettaglio per tipologia di prestazione, gli interventi ordinari (CIGO) di marzo risultano aumentati del 5,0% rispetto a febbraio, essendo passati da 32,3 a 34,0 milioni di ore. Rispetto al marzo del 2012, quando le ore autorizzate erano state 28,4 milioni, l’aumento è del 19,8%. L’incremento è attribuibile in larga misura alle autorizzazioni riguardanti il settore industria, aumentate del 24,4% rispetto ad un anno fa, mentre più contenuto, rispetto a marzo 2012, è l’andamento delle richieste relativo al settore edile (+6,8%).
Gli interventi straordinari (CIGS) di marzo ammontano a 43,1 milioni di ore, con un aumento dell’11,1% rispetto a febbraio, mentre rispetto al marzo 2012 (33,7 milioni) si registra un più sensibile incremento (+27,8%).
Per quanto riguarda gli interventi in deroga (CIGD), i 19,9 milioni di ore autorizzate nel mese di marzo 2013, rispetto agli 8 milioni di febbraio 2013, attestano un forte aumento, pari al 147,1%, anche a fronte della forte contrazione di autorizzazioni registrata nel mese di febbraio. Registrano invece un decremento pari al -47,1% se si raffrontano con il mese di marzo 2012, quando le ore autorizzate furono 37,6 milioni. Ma è il caso di ribadire quanto anticipato: il calo delle autorizzazioni non indica un calo delle richieste, ma solo delle risorse utilizzabili.
Riguardo alle misure di sostegno a coloro che perdono il lavoro, ricordiamo che dal mese di gennaio 2013 sono entrate in vigore le nuove prestazioni per la disoccupazione involontaria, ASpI e mini ASpI. Le domande che si riferiscono ai licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012 continuano ad essere classificate come disoccupazione ordinaria, mentre per i licenziamenti avvenuti dopo il 31 dicembre 2012 le domande sono classificate come ASpI e mini ASpI.
A febbraio 2013 (ultimo dato disponibile) sono state presentate 66.505 domande di ASpI e 7.950 domande di mini ASpI. Nello stesso mese sono state inoltrate 13.641 domande di disoccupazione (furono 92.623 a febbraio 2012) e 13.504 domande di mobilità (10.920 domande a febbraio 2012).
Mettendo insieme le domande di disoccupazione ordinaria a quelle di ASpI e mini ASpI si ottiene un totale per il mese di febbraio 2013 di 88.096 domande, numero che fotografa una diminuzione del -2,86% rispetto a febbraio 2012.