Domenica, 24 Novembre 2024

INPS e INAIL: le regole per la dilazione


La dilazione dei debiti previdenziali Inps e dei premi assicurativi Inail è un rimedio che le aziende in difficoltà possono usare per evitare il formarsi dei ruoli esattoriali e per assicurarsi il rilascio del Durc. L’Inps ha previsto l’invio telematico delle istanze di rateizzazione relative ai soli crediti in fase amministrativa, cioè debiti non ancora oggetto di avviso di addebito. Nella rateaz

INPS e INAIL: le regole per la dilazione

(Pa.Pa.) La dilazione dei debiti previdenziali Inps e dei premi assicurativi Inail è un rimedio che le aziende in difficoltà possono usare per evitare il formarsi dei ruoli esattoriali e per assicurarsi il rilascio del Durc.

L’Inps ha previsto l’invio telematico delle istanze di rateizzazione relative ai soli crediti in fase amministrativa, cioè debiti non ancora oggetto di avviso di addebito. Nella rateazione devono essere indicate tutte le posizioni aziendali che presentano una scopertura contributiva; inoltre il datore di lavoro tenuto al versamento della contribuzione a più gestioni previdenziali, dovrà presentare una domanda per ciascuna gestione. In questo modo possono richiedersi al massimo 24 rate, altrimenti occorre un nullaosta ministeriale. Se l’istanza viene accolta, il datore di lavoro deve versare la prima rata indicata nel piano di ammortamento ed esibire il pagamento effettuato tramite F24, contestualmente alla sottoscrizione del piano che deve avvenire entro 10 giorni dall’emissione. Il mancato pagamento di due rate consecutive comporta la revoca della rateazione e l’inserimento del debito residuo nell’avviso di addebito affidato ad Equitalia; tali debiti residui non potranno più essere oggetto di dilazione amministrativa e neppure l’agente di riscossione potrà dilazionarli. Con messaggio n. 9075/2011 l’Inps ha precisato che se le scoperture contributive sono nate da debiti maturati nel corso di precedenti rateazioni autorizzate, l’azienda è tenuta alla presentazione di una idonea garanzia fidejussoria. Per conservare il beneficio della rateazione l’azienda è tenuta, non solo a rispettare le scadenze delle rate ma anche il regolare versamento della contribuzione corrente, altrimenti si decade dalla rateazione.

L’Inail ha previsto la possibilità di rateizzare fino a 5 anni i debiti non ancora iscritti a ruolo. Il debito però non può essere inferiore ai mille euro e nell’istanza devono essere indicate in modo dettagliato le ragioni della temporanea situazione di obiettiva difficoltà a pagare in una soluzione. Anche qui il pagamento oltre le 24 rate necessita di una garanzia fidejussoria. In caso di accoglimento dell’istanza il datore di lavoro dovrà rispettare le scadenze delle rate perché il mancato pagamento della prima mensilità o di due rate farà decadere automaticamente la rateazione. In tal caso una nuova istanza non potrà essere presentata prima che siano trascorsi due anni, a meno che non si estingue totalmente tale debito. 

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