Venerdì, 22 Novembre 2024

L’Inps contro i falsi invalidi: cancellato oltre il 13 % degli assegni


 


L’Inps contro i falsi invalidi: cancellato oltre il 13 % degli assegni

Proseguono a pieno ritmo le verifiche nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile, previste dalla legge 133 del 2008. Il piano di verifica prevede l’esecuzione di 200 mila accertamenti entro il 31 dicembre 2009.

Nei primi due mesi di attività (la fase operativa del piano è partita il 4 marzo scorso, dopo l’emanazione del decreto interministeriale di attuazione) sono stati chiamati a visita di controllo oltre il 30% dei beneficiari di assegni, pensioni e indennità di accompagnamento: l’esito di queste prime verifiche è stata la cancellazione del 13,26% dei sussidi in vigore.

“Si tratta di una campagna a favore del Paese e di chi ha veramente bisogno del sussidio – spiega il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua - per questo grazie ai nostri controlli medici saremo rigorosi, proprio per assicurare equità e giustizia nella distribuzione delle risorse pubbliche”.

Le regioni in cui si è registrato – percentualmente - il maggior numero di annullamenti di prestazioni sono state la Sicilia e la Sardegna (rispettivamente con il 21,97% ed il 21,37%), seguite dalla Calabria (18,68%), dalla Puglia (16,50%) e dalla Campania (15,61%). Le regioni in cui è invece minore il numero di assegni revocati sono l’Umbria (3,88%), le Marche (3,97%) ed il Molise (4,35%).

Il piano straordinario di verifica, oltre a risultati immediati sul piano del ripristino delle situazioni di rispetto della legalità, porterà a notevoli risparmi sulla spesa previdenziale, che si annunciano superiori a quelli inizialmente previsti di 100 milioni di euro già a partire dal 2009, dopo le 200 mila verifiche programmate.

Nel corso del 2008 la spesa per gli assegni di invalidità civile è stata pari a quasi 13 miliardi di euro. Inoltre, la verifica delle posizioni avrà un effetto positivo anche sul piano del contenzioso giudiziario. Infatti, le cause sulle invalidità civili rappresentano circa il 40% dell’intero contenzioso che vede l’Inps come parte, con punte di oltre 100 mila giudizi pendenti in Campania, 60 mila in Puglia e 50 mila nel Lazio.

La razionalizzazione delle procedure, resa possibile anche dalle verifiche in corso, così come la collaborazione con altre amministrazioni, in particolare le Asl e l’amministrazione finanziaria, potrà quindi portare ad una decisa riduzione del numero delle controversie giudiziarie. “Al momento in tutta Italia sono circa 400mila le cause intentate contro l’Inps per invalidità civile – spiega il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – molto spesso l’Istituto risulta soccombente solo perché i fascicoli delle Asl, tenuti solo su supporti cartaceo, non vengono esibiti tempestivamente”.

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