A questo mira il Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili firmato oggi tra Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio, Ministero dello Sviluppo Economico, Abi, Confindustria, Confapi,Rete Imprese Italiae Alleanza della Cooperative Italiane.
Le banche che aderiranno al Protocollo, indicheranno il plafond finanziario dedicato che potrà essere utilizzato per la concessione di finanziamenti in relazione a specifiche linee di intervento:
- “Investiamo nelle donne” – finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione;
- “Donne in start-up” – finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese, ovvero l’avvio della libera professione;
- “Donne in ripresa” – finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle PMI e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.
Prevista anche la possibilità di sospensione del rimborso dei finanziamenti, per un periodo fino a 12 mesi, in casi di maternità dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma; grave malattia, anche del convivente o dei figli anche adottivi; malattia invalidante di un genitore o di un parente o affini entro il terzo grado conviventi dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma.
Per i finanziamenti sono previste condizioni competitive rispetto alla normale offerta su operazioni simili e con lo stesso grado di rischio. Inoltre, beneficiando della garanzia della Sezione speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità” del Fondo di garanzia per le Pmi in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile, il costo del finanziamento potrebbe essere conseguentemente migliorato.