Sabato, 23 Novembre 2024

Al via Patto della salute 2014-2016


Riorganizzazione degli ospedali, aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), lotta agli sprechi, revisione dei ticket: sono solo alcuni dei punti qualificanti del Patto della salute per gli anni 2014-2016...

Al via Patto della salute 2014-2016

Francesca Maggiulli - Il Patto della salute per gli anni 2014-2016 prevede, tra le varie nuove misure importanti, la riorganizzazione degli ospedali, aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), lotta agli sprechi, revisione dei ticket. Si tratta di un accordo finanziario e programmatico tra il Governo e le Regioni, di valenza triennale, in merito alla spesa e alla programmazione del Servizio Sanitario Nazionale, per migliorare la qualità dei servizi, per l’appropriatezza delle prestazioni e per l’unitarietà del sistema. 

Per il 2014 lo stanziamento è confermato in 109,928 miliardi, salirà a 112,062 nel 2015 e a 115,444 nel 2016, salvo eventuali modifiche che si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e a variazione del quadro macroeconomico. Il riparto delle risorse dovrà tenere conto dell’accordo sui costi e i fabbisogni standard, per i quali dovranno essere definite nuove modalità di pesature da definire entro il 31 luglio 2014. Entro il 31 dicembre 2014 dovrà anche essere pronto un documento di proposte elaborato dal ministero della Salute, su cui dovrà esserci l’intesa Stato Regioni, contenente proposte per implementare “un sistema adeguato di valutazione della qualità delle cure e dell’uniformità dell’assistenza sul territorio nazionale”. Eventuali risparmi nella gestione del servizio sanitario nazionale effettuati dalle Regioni rimandano nella disponibilità delle regioni stesse per finalità sanitarie.

Le Regioni e le Province autonome dovranno attuare interventi di umanizzazione  delle cure compreso un progetto di formazione del personale e un’attività progettuale in tema di cambiamento organizzativo, indirizzato prioritariamente all’area critica, alla pediatria, alla comunicazione, all’oncologia e all’assistenza domiciliare. Sarà effettuato un costante monitoraggio del grado di soddisfazione dei cittadini tra le Regioni per eventuali azioni correttive.

Le esenzioni dovranno guardare i bisogni concreti per garantire l’accesso ai servizi e alle prestazioni secondo i principi di equità e universalismo”. Il sistema, in fase di prima applicazione, dovrà considerare la condizione reddituale e la composizione del nucleo familiare. Successivamente potrà essere presa in considerazione la condizione “economica” del nucleo familiare. I contenuti della revisione dovranno essere definiti entro il 30 novembre 2014. Il nuovo sistema dovrà garantire per ciascuna regione il medesimo gettito previsto dalla legislazione vigente nazionale, garantendo comunque l’unitarietà del sistema.

I livelli essenziali di assistenza dovranno essere aggiornati entro il 31 dicembre 2014, ma sono confermate le funzioni del Comitato per la verifica dei LEA e il mancato conseguimento degli obiettivi di salute e assistenziali comporterà la decadenza automatica dei direttori generali. E' stata confermata l'assegnazione di 200 milioni annuali sulla quota di finanziamento vincolato per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale ed è stato stabilito che il 5 per mille sulla quota vincolata per il Piano nazionale prevenzione sia destinato ad attività di supporto al Piano da parte dei network regionali dell’Osservatorio nazionale screening, Evidence-based prevenzione e Associazione italiana registri tumori.

 
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