Un sistema pedagogico sperimentale per la scuola della prima infanzia del Pakistan: è il progetto dei ricercatori dello spin-off dell’Università del Salento EspèrO e del Centro Servizi Interateneo per l’Innovazione Didattica, di cui fa parte l’Ateneo salentino, su iniziativa della House of Rockville (Pvt) Ltd e della Fondazione Pathargarh Rockville Group Foundation (PRGF). Per illustrarne le caratteristiche, i ricercatori Ezio Del Gotardo e Salvatore Patera hanno incontrato a Roma l’Ambasciatore del Pakistan in Italia Nadeem Riyaz. Il progetto, voluto e finanziato da committenti privati, aspira infatti al riconoscimento e alla diffusione a livello nazionale in Pakistan e nel mondo, perché si basa su un’idea di cura dei bambini dai due ai sei anni al centro di un sistema educativo integrato, in cui tutti gli attori sociali della comunità sono chiamati a responsabilità e partecipazione nel processo di apprendimento.
Il responsabile scientifico del progetto è il professor Salvatore Colazzo, docente di Pedagogia Sperimentale all’Università del Salento; il responsabile del monitoraggio delle attività educative è il professor Piergiuseppe Ellerani, docente di Pedagogia generale e sociale a UniSalento; i responsabili dell’équipe d’intervento sono gli stessi ricercatori Del Gottardo e Patera assieme aElena Nicolai, referente in Pakistan.
È stato Saad Ali Khan, console onorario di Bulgaria in Punjab echairman della House of Rockville (Rockville Group of Companies, www.rockvillegroup.com), ad aver voluto l’avvio del progetto: la società che dirige è attiva in svariati settori portanti dell’economia pakistana (fra cui istruzione, autoveicoli, nuove tecnologie informatiche, telecomunicazioni e servizi sociali) ed è anche il braccio operativo della Patharghar Rockville Group Foundation, che promuove sviluppo sostenibile e interventi sociali nelle aree povere e marginali del Pakistan.
La cornice teorica del modello pedagogico proposto fa riferimento al costrutto di apprendimento esperienziale e si articola in quattro aree: bilinguismo, educazione al movimento, educazione musicale, educazione allo sviluppo sostenibile (orti sociali, pet therapy e altro); più una quinta area trasversale sulle tecnologie dell’apprendimento.