Dopo una delle estati più roventi e drammatiche per l’Italia, quella del 2007, il 2008 registra una diminuzione di incendi boschivi del 40%, con una riduzione dell’estensione delle aree bruciate pari a due terzi. Lo scorso anno infatti, si sono verificati complessivamente 6.479 roghi (sono stati 10.614 nel 2007) e hanno percorso 66.145 ettari di territorio, di cui 30.232 boscati e 35.913 non boscati. Una significativa diminuzione riconducibile al sistema di contrasto del fenomeno sempre più perfezionato, sia dal punto di vista organizzativo che tecnico e strumentale. Nonostante i miglioramenti però, Calabria, Campania e Sicilia rimangono le regioni più martoriate dal fuoco.
Diminuiscono gli incendi dovuti ad imprudenza e anche il numero dei comuni coinvolti dai roghi che passano da 2.188 del 2007 a 1.524 del 2008. Sebbene molte amministrazioni abbiano preso atto della gravità degli incendi, solo il 4% dei comuni presi in esame applica pienamente la legge quadro in materia di incendi boschivi e solo il 18% realizza campagne di informazione alla popolazione. Buona invece l’istituzione del catasto delle aree percorse dal fuoco realizzato nell’ 80% dei comuni. Oltre la metà dei municipi risulta anche averlo aggiornato nell’ultimo anno, testimoniando così l’aumentata consapevolezza che proprio dal censimento delle aree bruciate comincia una concreta lotta agli incendi. Il 65% dei comuni dell’area meridionale e insulare del Paese svolge un positivo lavoro di mitigazione del rischio incendi. Sono questi alcuni dei dati di “Ecosistema Incendi 2009”, l’indagine che fotografa la situazione dei comuni italiani nella lotta agli incendi boschivi realizzata nell’ambito della campagna nazionale “Non scherzate col Fuoco” di Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile, patrocinata dal Corpo Forestale dello Stato.
I risultati sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa a Bari da Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia alla presenza di Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, Claudio Muscaritoli, Comandante Regionale per la Puglia del Corpo Forestale dello Stato, Giuseppe Tedeschi, Dirigente Settore Protezione Civile della Regione Puglia, Mario Volpe, Vice Prefetto con delega alla Protezione Civile, Salvatore Francesco, Vice Direttore Regionale Vigili del Fuoco Puglia e dei Sindaci di Gravina di Puglia, Carovigno e Nardò.
L’indagine “Ecosistema Incendi 2009” si è concentrata sulla rilevazione di parametri che indicano lo stato di attuazione della legge 353/2000 e le azioni messe in campo dalle amministrazioni comunali per arginare la piaga degli incendi boschivi (tra cui campagne di informazione rivolte ai cittadini, ai ragazzi delle scuole ed ai dipendenti comunali, corsi di avvistamento dei focolai e presidio del territorio, perimetrazioni delle aree percorse dal fuoco e approvazione e aggiornamento del relativo catasto, esistenza di piani comunali di emergenza per gli incendi di interfaccia e rapporto con il volontariato di protezione civile), per stilare una graduatoria utile sia a sollecitare le amministrazioni comunali ancora inadempienti, sia a valorizzare il buon lavoro svolto da molte altre. L’analisi dei dati di “Ecosistema Incendi 2009” si è basata sulle risposte complete ricevute da 823 amministrazioni comunali, tra le 2.641 colpite da incendi superiori all’ettaro di estensione nel biennio 2007-2008 alle quali Legambiente ha inviato un dettagliato questionario.
“Nel 2008, in Puglia, -dichiara Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia- diminuisce il numero degli incendi. Ma il dato positivo più importante e che la Puglia è la prima regione per i comuni più meritevoli nella lotta agli incendi boschivi. Infatti l’82% delle amministrazioni comunali pugliesi prese in esame svolge un lavoro complessivamente positivo con un punteggio medio ottenuto di 8 su 10. Non a caso, quest’anno, abbiamo premiato ben tre amministrazioni comunali con la Bandiera Bosco Sicuro e conferito anche un riconoscimento alla Protezione Civile della Regione Puglia”.
Legambiente Puglia ha premiato con un riconoscimento simbolico la Protezione Civile della Regione Puglia per l’ottimo lavoro svolto nella lotta agli incendi boschivi. In particolare, per i 2.375 interventi gestiti con successo in soli 60 giorni del 2008, attuando il coordinamento delle forze in campo come previsto dalla Legge 353/2000 con la costituzione di una ‘cabina di regia’ definita Sala Operativa Unificata Permanente della Puglia. Quest’ultima ha permesso la gestione di 3 grandi eventi d’incendio boschivi (Cassano delle Murge-Statte-Carpino), 121 interventi aerei effettuati attraverso l’utilizzo di mezzi dedicati alla Regione Puglia (Fire Boss), 9 evacuazioni ed altre tipologie di protezione civile a salvaguardia delle pubblica incolumità, rafforzando, così, l’azione sinergica tra il mondo delle istituzioni (Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Servizio Foreste della Regione) e l’opera meritoria del volontariato pugliese. Tale pratica ha visto la realizzazione di un gemellaggio con volontari provenienti dalla Regione Piemonte, che hanno agevolato lo scambio di informazioni ed esperienze utili al consolidamento del ‘Sistema Puglia di Protezione Civile’.
"Sono particolarmente soddisfatto -dichiara Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia- dei risultati raggiunti quest'anno e dal miglioramento e potenziamento del settore della Protezione Civile. All'insediamento della giunta regionale, abbiamo dovuto affrontare difficoltà logistiche per la Protezione Civile, assenza di coordinamento tra gli Enti e le Istituzioni, per non parlare della filosofia del 'questo non è di mia competenza'. Il volontariato deve essere invece formato e accompagnato. Se resta solo un'appendice non comunicante delle comunità è inutile. Non dobbiamo dimenticare che nell'era dei cambiamenti climatici, ciò che un tempo era un fenomeno sporadico, oggi diventa abituale e occorre anche un mutamento culturale". Sono, invece, 3 i comuni pugliesi che ottengono la bandiera “Bosco Sicuro” per la piena applicazione della legge quadro 353/2000: Gravina di Puglia, Carovigno e Nardò. In Puglia, al questionario di richiesta dati per “Ecosistema Incendi 2009”, hanno risposto in modo completo solo 36 amministrazioni comunali su 131 che hanno subito almeno un incendio di estensione pari o superiore ad un ettaro, ossia il 27% del campione. Nel 2008, in Puglia, sono divampati 485 incendi con 8.489 ettari bruciati contro i 576 incendi e i 18.028 ettari andati in fumo nel 2007. Sono stati 106 i comuni interessati da incendi boschivi e la Provincia più colpita è stata quella di Foggia seguita da quella di Bari. Il 66% dei comuni pugliesi in esame ha aggiornato il catasto delle aree percorse dal fuoco, il 17% ha realizzato campagne informative e il 43% ha svolto attività di avvistamento e prevenzioni incendi. Forte e determinata l’azione degli uomini del Corpo Forestale dello Stato che nel 2008 in Puglia hanno effettuato 2.091 controlli, un arresto e denunciato 24 persone. Nella classifica generale, i 36 comuni pugliesi sono così divisi: 3 nella fascia di merito ottimo (Carovigno, Nardò e Gravina in Puglia); 18 nella fascia di merito buono (Roseto Valfortore, Mattinata, Sant’Agata di Puglia, Cannole, Castelluccio Valmaggiore, Celenza Valfortore, Corato, Grottaglie, Minervino Murge, Biccari, Candela, Noci, Santeramo in Colle, Vernole, Apricena, Manduria, Ostuni, Spinazzola); 10 nella fascia della sufficienza (Casamassima, Canosa di Puglia, Monte Sant’Angelo, Rocchetta Sant’Antonio, Ruvo di Puglia, Cassano delle Murge, Ceglie Messapica, Ischitella, Lizzanello, Turi) e 5 nella fascia dell’insufficienza (Santa Cesarea Terme, Rutigliano, Castrignano del Capo, Lesina, Deliceto).
“I dati di Ecosistema Incendi 2009 -conclude Francesco Tarantini- confermano un cambio di rotta concreto e decisivo per la nostra regione. La lotta agli incendi boschivi richiede un impegno a 360 gradi da realizzare durante tutto l’anno e le amministrazioni comunali in questa battaglia hanno un ruolo fondamentale, strategico e insostituibile”.