Aumenta in settembre il ricorso alla cassa integrazione. Ma si tratta del mese di settembre con la crescita congiunturale (settembre su agosto) più bassa degli ultimi cinque anni. In valore assoluto il numero di ore di cassa integrazione autorizzate aumenta sia nei confronti del settembre 2008 (+437,05%), sia nei confronti del mese di agosto 2009 (+95,30%). Tuttavia negli anni scorsi la velocità di questo incremento si presentava con tassi congiunturali assai più alti del 95,3% del settembre 2009, rispetto ad agosto. Nel 2005 fu oltre il 250%, negli anni successivi si è sempre collocato tra il 100 e il 130%.
A livello tendenziale (settembre 2009, confrontato con settembre 2008) si stanno riproducendo gli incrementi di luglio e di agosto: “Si conferma una sorta di normalizzazione della crisi – commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – il comportamento delle aziende sta assumendo atteggiamenti analoghi a quelli degli anni passati, anche se i volumi delle richieste di cig sono ovviamente non paragonabili a quelli precedenti alla crisi esplosa circa un anno fa. Settembre mostra una ripresa delle richieste di cassa integrazione, rispetto ad agosto, ma in misura percentuale molto minore degli ultimi anni. Aspettiamo tra qualche giorno il dato del tiraggio, per vedere se anche il consumo reale di cassa integrazione, al 61% fino al mese di agosto, si confermerà di molti punti percentuali inferiore a quello del 2008, quando si consumava il 77% delle ore richieste di cassa integrazione”.
Nel dettaglio, il mese di settembre ha fatto registrare richieste per 104,9 milioni di ore di cassa integrazione, contro i 19,5 milioni del settembre 2008: poco più di 69 milioni di ore per la cassa ordinaria (cigo), 19,5 milioni di ore per la cassa straordinaria (cigs), e 16,2 milioni di ore per la cigs in deroga, che rappresenta il fattore di crescita più dinamico di tutto il sistema, e sostanzialmente di impossibile confronto con lo scorso anno: con la “deroga” si è allargata di fatto la cig a una platea di aziende e lavoratori che prima non poteva accedere all’ammortizzatore sociale.
“Se depurassimo le richieste di cassa integrazione da quelle di cassa integrazione in deroga, di fatto uno strumento nuovo, non confrontabile con il passato, che da solo vale oltre il 15% delle ore di cig autorizzate, registreremmo tassi di crescita assai inferiori di quelli che contabilizziamo quest’anno – aggiunge il presidente Mastrapasqua -: con la cigs in deroga si è raddoppiata la cassa integrazione straordinaria. Il mese di settembre può essere considerato il primo mese a regime, essendosi perfezionati solo a luglio tutti gli accordi con le Regioni. E poi noto che in settembre, oltre alla cigs in deroga, l’aumento più consistente di cassa integrazione si registra nell’ordinaria: vuol dire che le norme che hanno modificato il ricorso all’ammortizzatore, l’hanno reso più flessibile, al punto che non sembra affatto esaurita la capienza, visto che le richieste continuano ad essere abbondanti. Di contro, il ricorso alla cigs cresce a ritmi assai più lenti”.
Infatti l’aumento congiunturale delle richieste di cassa integrazione straordinaria, al netto della deroga, è del 30,85% e il tendenziale è del 103,24%. Il relativamente basso ricorso alla cigs trova una conferma con il decremento delle domande di mobilità, l’ultima forma di sostegno prima dell’uscita dal processo produttivo. Infatti in agosto 2009, contro agosto 2008, si registra una flessione del 13% nelle richieste di mobilità.
Anche le domande di disoccupazione mostrano una sensibile frenata nella dinamica di crescita: +32,8% in agosto 2009, contro agosto 2008. Diminuiscono anche i beneficiari della disoccupazione: nel mese di maggio, ultimo dato disponibile stabilizzato tra entrate e uscite, sono stati poco più di 440mila contro i 450mila di aprile.