Da metà settembre ad oggi (in meno di due mesi) sono stati venduti circa un milione di buoni lavoro (i dati sono riferiti alla somma dei buoni lavoro da 10, 20 e 50 euro, resi equivalenti a quelli da 10 euro).
E’ stata quindi superata la soglia dei tre milioni di voucher in poco più di un anno, cioè da quando, il primo agosto 2008, è stato introdotto il nuovo prodotto. In valore assoluto si tratta di 30 milioni di euro emersi dal mercato del lavoro nero. Rispetto all’ultima rilevazione si può notare un aumento dell’80% su base mensile nell’utilizzo dei buoni lavoro.
“Il forte aumento delle richieste di voucher testimonia la progressiva affermazione di un circuito virtuoso che fa emergere lavoro nero e diffonde la cultura della previdenza nel Paese” commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua.
Il buono lavoro costituisce una forma di pagamento comprensiva del contributo previdenziale e dell’assicurazione contro gli infortuni: serve a pagare in modo regolare e trasparente quelli che una volta si definivano “lavoretti”, dall’occasionale intervento in agricoltura al baby sittering, dalla sistemazione occasionale di parchi e giardini alle ripetizioni scolastiche.
I lavoratori interessati sono ormai più di 45mila, con una netta prevalenza maschile (73,2%) rispetto a quella femminile (26,8%).
Al primo posto, nella classifica delle regioni che maggiormente utilizzano questo strumento, troviamo il Veneto, con il 20% circa del totale (più di 605mila buoni); seguono l’Emilia Romagna, con quasi il 12% (350mila buoni), il Piemonte con quasi il 10%,
Riguardo alla tipologia dei buoni utilizzati, quelli cartacei rappresentano la maggior parte, essendone stati venduti circa 2,5 milioni.
“Per favorire un’ulteriore diffusione del prodotto – aggiunge il presidente Mastrapasqua – è in programma una sperimentazione con i tabaccai associati alla Fit, che garantiscono oltre 5000 punti vendita nel Paese. L’obiettivo è quello di rendere possibile l’acquisto e l’incasso dei buoni lavoro attraverso un nuovo canale distributivo, sempre più vicino agli italiani. Vogliamo assicurare una maggiore fruibilità del servizio, che consenta anche a molti giovani di iniziare a costruire la propria posizione contributiva”.
Il datore di lavoro può acquistare i buoni lavoro nei tagli da 10, 20 e 50 euro. È possibile effettuare l’acquisto dei buoni telematici utilizzando l’apposita procedura sul sito internet www.inps.it oppure attraverso il numero gratuito Inps-Inail 803164. Quelli cartacei invece, in attesa del perfezionamento del canale distributivo delle tabaccherie, sono disponibili presso gli uffici provinciali Inps, dopo aver provveduto al pagamento del controvalore presso gli uffici postali.
Ogni buono sarà rimborsato al lavoratore per 7,50 euro netti presso qualunque ufficio postale. La quota di 2,50 euro costituisce il contributo previdenziale e l’assicurazione Inail. In caso di voucher telematici, essi saranno accreditati al lavoratore su una carta magnetica, che il lavoratore potrà utilizzare per riscuotere il corrispettivo presso gli uffici postali o attraverso gli sportelli bancomat.