Tutto pronto per l’apertura del “1ª Conferenza provinciale sulla Cultura. Verso un Osservatorio Provinciale per il coordinamento e lo sviluppo delle attività e delle produzioni culturali”.
Mercoledì 2 e giovedì 3 dicembre, si svolgeranno i lavori dell’evento che ha già mobilitato il Salento. L’apertura dei lavori e la sessione plenaria conclusiva si svolgeranno presso il Cinema Multisala Massimo a Lecce (e non più presso il Museo “Castromediano”), mentre i gruppi di lavoro verranno animati presso il Museo “Sigismondo Castromediano” (Chiesetta, Mediateca e Auditorium), la biblioteca provinciale “Bernardini” e San Francesco della Scarpa.
"L’appello che abbiamo lanciato è stato colto in pieno. Possiamo ben dire che il primo obiettivo di questa riflessione comune su una programmazione culturale condivisa è stato già raggiunto. La risposta del territorio, ad oggi, è entusiasmante visto che gli accrediti per partecipare ai lavori sono già 450. E proprio a seguito di questa ampia risposta abbiamo spostato i lavori al Cinema Multisala Massimo", dichiara la vice presidente e assessore alla Cultura Simona Manca.
La prima parte dei lavori, in seduta plenaria, sarà dedicata agli interventi istituzionali.
Inoltre, proprio in ragione delle presenze, i gruppi di lavoro sono diventati sette: Spettacolo dal vivo, sdoppiato in sezione “Musica” e sezione “Teatro e Danza”; Audiovisivo, Editoria, Associazionismo culturale; Istituzioni culturali; Arte, design e architettura.
Continua l’assessore Manca: "Cercheremo tutti insieme di immaginare una politica di coordinamento interistituzionale e di collaborazione pubblico privato, per inaugurare una nuova stagione di programmazione condivisa e di infrastrutturazione culturale nella logica del recupero, del coinvolgimento e della valorizzazione di tutte le realtà culturali del territorio".
"Come istituzione abbiamo il compito di promuovere e di sostenere la qualità culturale sia nella progettualità, che nella produzione, che nella individuazione dei modelli organizzativi gestionali", prosegue. "Partendo dalla scelta della qualità bisogna riaprire i cantieri del fare, porre l’accento sulle nuove produzioni, dare credito ai nuovi talenti, aprire spazi alla nuova creatività".
"Questi saranno gli spunti per una riflessione aperta ai protagonisti che abitano i territori della cultura a livello provinciale: artisti, imprese, istituzioni, associazioni, partendo da una visione della cultura come volano dello sviluppo locale e come valore in sé".