Sono in Rete, sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, gli elenchi definitivi dei beneficiari con le scelte espresse dai contribuenti e gli importi assegnati agli enti ammessi al riparto per l’esercizio 2008. La somma complessiva attribuita dai contribuenti con le dichiarazioni dei redditi ammonta a 415,6milioni di euro. Di questi, 397,5milioni sono stati ripartiti tra gli enti aventi diritto. La parte rimanente, infatti, pari a 18milioni di euro, non sarà ripartita perché relativa a scelte espresse a favore di enti esclusi dal beneficio per mancanza dei requisiti o per mancato rispetto della procedura di iscrizione.
I risultati premiano il volontariato – Per il terzo anno consecutivo, i contribuenti hanno indirizzato le proprie preferenze sulla categoria delle Onlus e del volontariato, che riceverà per il 2008 ben 265,8milioni di euro. Completano il podio gli enti della ricerca sanitaria, cui saranno attribuiti 65,9milioni di euro, e gli enti della ricerca scientifica e dell’università che saranno premiati con 63,9milioni di euro. Chiudono la graduatoria le associazioni sportive dilettantistiche cui andranno 1,7milioni di euro.
Il 5 per mille non perde appeal e non conosce crisi – Il richiamo e l’attenzione stimolate dal 5per mille non si smentiscono. Sono 14,6milioni, infatti, i contribuenti che per i redditi 2008 hanno espresso la propria scelta in favore di un ente o di una categoria. Si tratta d’un dato in forte crescita, di gran lunga superiore al numero delle preferenze valide, 13,5milioni, espresse in riferimento ai redditi 2007.
Nella corsa al 5per mille il 730 batte Unico – Per quanto riguarda i modelli dichiarativi, il 71% dei contribuenti ha espresso la propria preferenza con il Modello 730, mentre solo il 28% dei cittadini ha espresso una preferenza utilizzando l’Unico.
I valori medi - Il barometro del 5per mille, relativo al 2008, misura in 28,36 euro l’importo medio devoluto da ciascuno. Nel dettaglio, la preferenza con il valore medio più elevato, cioè 29,21 euro, è quella che risulta indirizzata a premiare le associazioni sportive. A seguire, 28,81 euro è invece l’importo medio della scelta espressa per il volontariato, 28,69 euro quella destinata alla ricerca scientifica e 26,29 euro per la ricerca sanitaria.
La platea dei beneficiari – Sono 28.171 gli enti che beneficeranno del 5 per mille per il 2008. Di questi, 26.596 sono enti del volontariato, 333 gli enti della ricerca scientifica, 90 quelli della ricerca sanitaria e 1.152 le associazioni sportive dilettantistiche.
L’attività di riscontro e controllo svolta per gli enti del volontariato dall’Agenzia ha portato all’esclusione di 7.227 enti, analogamente il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca ha scartato dagli elenchi 28 enti a seguito della propria attività di controllo. Per quanto riguarda le associazioni sportive dilettantistiche, il dl n.112 del 2008 (convertito dalla Legge n.133 del 2008) ha limitato l’accesso al beneficio soltanto a quelle che svolgono una rilevante attività di carattere sociale, che doveva essere attestata con la presentazione di una dichiarazione sostitutiva. Il CONI, sulla base di quanto disposto dal decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 2 aprile 2009, ha effettuato i controlli e ha escluso 41.589 associazioni sportive dilettantistiche. Numero che potrebbe diminuire grazie alla riapertura dei termini introdotta dalla legge di conversione del decreto legge “mille proroghe” (Dl n.194 del 2009).
La proroga dei termini per volontariato e sport – Gli enti del volontariato e le associazioni sportive dilettantistiche che non hanno avuto accesso al beneficio per inadempienze nella procedura di iscrizione (mancata o tardiva presentazione della dichiarazione sostitutiva, presentazione di dichiarazioni sostitutive incomplete, etc.) possono tuttavia rettificare le irregolarità commesse fruendo della riapertura dei termini introdotta dalla legge di conversione del decreto legge “mille proroghe”.
C’è tempo, infatti, fino al 30 aprile 2010 per produrre la documentazione omessa o per regolarizzare quella già inviata. La documentazione degli enti del volontariato va trasmessa alla Direzione regionale dell’Agenzia competente in base alla sede legale dell’ente. Diversamente, le associazioni sportive dilettantistiche dovranno trasmettere le proprie dichiarazioni sostitutive alla competente struttura territoriale del CONI.
Come si arriva al riparto – L’Agenzia delle Entrate, che ha curato la predisposizione dell’elenco del volontariato e il controllo delle posizioni, ha provveduto alla pubblicazione di tutti gli elenchi ed effettuato l’analisi delle diverse tipologie di dichiarazioni fiscali per giungere all’individuazione delle scelte e alla determinazione degli importi da destinare ai singoli beneficiari. Si è così completata la fase delle lavorazioni affidate all’Agenzia, che sta ora provvedendo a trasmettere i dati di sintesi e le informazioni di dettaglio alle Amministrazioni competenti (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca) alla erogazione del contributo. La Ragioneria Generale dello Stato provvederà ad assegnare alle amministrazioni interessate le somme che devono essere attribuite agli aventi diritto.
Le coordinate IBAN per ridurre i tempi di pagamento – Gli enti del volontariato possono fruire di una procedura più rapida di pagamento – che prevede l’accredito diretto delle somme su conto corrente bancario o postale – grazie alle intese raggiunte tra Ministero del Lavoro e Agenzia delle Entrate. Per fruire di questa opportunità, gli enti beneficiari, attraverso i propri rappresentanti, devono comunicare all’Agenzia le proprie coordinate IBAN.
Coloro che ancora non hanno provveduto, possono farlo, optando tra una delle seguenti soluzioni:
- accedere ai servizi telematici (richiedendo il pin code) e utilizzare l’apposita procedura;
- consegnare ad un qualsiasi Ufficio dell’Agenzia il modello per la richiesta di accreditamento su conto corrente bancario o postale di rimborsi fiscali o di altre forme di erogazione riservato a soggetti diversi dalle persone fisiche.
Coloro che non dispongono di conto corrente o non vogliono comunicare i dati richiesti, saranno comunque pagati successivamente a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con modalità diverse.