Cessioni agevolate per i contribuenti che producono elettricità da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico destinandola agli usi domestici. La tariffa fissa omnicomprensiva versata dal Gestore dei servizi energetici (Gse) alle persone fisiche e gli enti non commerciali che immettono in rete l’energia prodotta con impianti fino a 20 kw usati per alimentare l’abitazione privata o la sede dell’organizzazione non è imponibile ai fini Iva, mentre sul fronte delle imposte dirette rientra tra i redditi diversi. È questo, in sintesi, il chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 88/E del 26 agosto u.s., che si sofferma sul corretto trattamento fiscale delle somme pagate dal Gse per incentivare la produzione di energia pulita.
Il documento di prassi precisa, inoltre, che l’immissione in rete dell’energia non autoconsumata costituisce sempre un’attività commerciale quando è effettuata da persone fisiche o enti non commerciali titolari di impianti non destinati a soddisfare principalmente bisogni “personali” o con una potenza superiore ai 20 kw. Una regola valida anche quando i sistemi di produzione sono gestiti da contribuenti che svolgono attività commerciale o di lavoro autonomo. In tutti questi casi, la tariffa omnicomprensiva rappresenta un corrispettivo di vendita soggetto a Iva e, per quanto riguarda la tassazione diretta, un ricavo che concorre alla determinazione del reddito d’impresa.