Giovedì, 21 Novembre 2024

RESURREZIONE


 

Quale morale?
Quale corsa?
Quale unione?
I prescelti?
O i compromessi?

Immobili scorrono 
E passano gli anni
E sì, restano fermi

Come pietre immutabili
Che giacciono al suolo 
Inaridite dal tempo
Indifferenti alla sorella 
Che la sorte scivola via

Mentre i nodi di ulivi sono 
Innumerevoli e incredibili
E con il loro mirabile divenir
Di continuo le loro forme mutano.

Un trono, una corte
Di troppo allargata
Di proprio si sfrangia 

Col riso beffardo
Per chi alla sua pendice
Attaccato non ha potuto
Ancor restarvi per altro

Come un'ampia arena
Innocente e confusa 
Che assiste alla sfida
Inebriata e beffarda
Che miete la vittima

Come l'agnello 
Che a Pasqua 
È con gioia immolato
Perché uniti si gridi:
È risorto Gesù 

Come quella mente
Spietata e fraterna
Ha alzato la gamba
Godendo del frate
Caduto supino,
Macchiata di colpe
Del piano ordito e riuscito 

Come allora i giudei:
È morto Gesú 
Gridavano in folla
Battendo le mani
A festa agghindati.

E sì, tu l'hai ucciso 
Ridendo di chi 
ha battuto le mani
Coprendo il tuo ruolo 
di mente assassina.

Ancora una volta
La folla rideva
È risorto Gesù 
Adesso inneggiava.

Come egli ha potuto?
La tua mente pensava.
La memoria ora si svela?
Quali alchimie ha potuto, 
fin oltre i noti limiti, giungere?

È risorto Gesù 
E la memoria
Si svela
L'amore è salvo.

La passione e la croce
Il cammino completan
Fin oltre i limiti noti
Grati degli umani
Confini entro cui certi
Ormeggiano i piccoli errori

Ove più ampi spiriti 
Dinanzi alla spada 
Si forgino al suon
E non al colpo perir 

Per ergersi al trono
E nuova pace elargir
Alla frastornata folla
Assetata e dispersa

Per illuminar la nuova via 
Che, al buio, essa 
Vagando alla cieca 
Ignorava e stagnava.

Benvenuta sorella
Ora diceva, né più tema
In cuor suo, ora vi era 

Ma una vita scorreva
Al suo fianco, ove or
nulla era fermo

Se non il suo sol
Che, ora, per sempre, 
Nel suo cuor risplendeva.

F.M.

Aprile 2017


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