Martedì, 26 Novembre 2024

Lecce, 48mila imprese in più nel 2022, 21mila nelle costruzioni


Vadrucci:  a Lecce un andamento superiore alla media nazionale, con valori percentuali simili a quelli delle aree geografiche più dinamiche.


Lecce, 48mila imprese in più nel 2022, 21mila nelle costruzioni

 

Sembra essersi assorbito, a distanza di due anni, lo shock impresso dalla pandemia sulla natalità e mortalità delle imprese. Dopo il brusco stop del 2020 (quando il saldo si fermò a solo + 19mila imprese) e il rimbalzo del 2021 (+87mila), con il 2022 il bilancio tra aperture e chiusure torna su valori medi degli ultimi quindici anni, attestandosi a 48mila attività in più tra gennaio e dicembre. A questo saldo corrisponde una crescita dello 0,8% che, al netto del +1,42% del 2021, rappresenta il dato migliore dell’ultimo decennio. Il contributo più rilevante al risultato annuale è venuto dal settore delle Costruzioni, cui si deve oltre il 40% del saldo nazionale.

Spostando l’attenzione dal saldo ai flussi che lo hanno determinato (aperture di nuove imprese e chiusure di imprese esistenti), il rientro delle “tensioni” sulla demografia d’impresa è avvenuto con un arretramento delle nascite (diminuite del 6% rispetto al 2021) e un’accentuazione delle cessazioni (+7,5%), con valori assoluti (313mila nuove aperture e 265mila chiusure) in entrambe i casi tra i più contenuti degli ultimi quindici anni.

Queste le principali evidenze sull’andamento della demografia delle imprese nel 2022 che emergono dai dati Movimprese, elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio.

“Dopo il rimbalzo, anche in termini di crescita imprenditoriale, registrato nel 2021, il saldo tra iscrizioni e cessazioni del 2022 è il miglior risultato in valori assoluti e in termini percentuali dal 2011” - sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. “Un terzo del saldo del 2022 si deve alle imprese del Mezzogiorno, aumentate di oltre 17mila unità soprattutto grazie alla spinta delle Costruzioni (che proprio al Sud segnano il tasso di crescita più elevato, +2,61%), e alla ripresa del turismo (+1,76% a fronte di un dato medio del +0,85%)”.

In tutte e quattro le macro-aree del Paese il tasso di crescita del 2022 presenta risultati positivi ma più contenuti rispetto al 2021, con il Centro che fa segnare il maggiore ampliamento della base imprenditoriale (+0,9%) rispetto all’anno precedente. Tra le regioni, il Lazio si conferma quella più dinamica, con un tasso di crescita pari all’1,6% anche se in lieve rallentamento rispetto al 2021 (quando era cresciuta del 2,2%). Complessivamente nessuna regione fa meglio del 2021, con Marche e Molise che chiudono l’anno in campo negativo fecendo registrare rispettivamente un saldo di -929 e   -45 imprese. Quanto ai settori, oltre alle costruzioni (+20.509) quelli che nel 2022 hanno fatto registrare gli aumenti maggiori nel numero di imprese registrate sono stati le attività professionali scientifiche e tecniche (+10.474) e i servizi alle imprese (+4.968). A chiudere in rosso, invece, sono stati il commercio (-8.756), l’agricoltura (-3.363) e le attività manifatturiere (-2.549).

I dati dell’indagine sono disponibili all’indirizzo www.infocamere.it/movimprese

Tab. 1 – Serie storica dei principali indicatori di nati-mortalità delle imprese – Anni 2008-2022

Valori assoluti e percentuali

ANNO Iscrizioni Cessazioni*

Saldo

Tasso di

crescita

2008 410.666 374.262 36.404 0,59%
2009 385.512 368.127 17.385 0,28%
2010 410.736 338.206 72.530 1,19%
2011 391.310 341.081 50.229 0,82%
2012 383.883 364.972 18.911 0,31%
2013 384.483 371.802 12.681 0,21%
2014 370.979 340.261 30.718 0,51%
2015 371.705 326.524 45.181 0,75%
2016 363.488 322.134 41.354 0,68%
2017 356.875 311.165 45.710 0,75%
2018 348.492 316.877 31.615 0,52%
2019 353.052 326.423 26.629 0,44%
2020 292.308 272.992 19.316 0,32%
2021 332.596 246.009 86.587 1,42%
2022 312.564 264.546 48.018 0,79%

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

(*) Al netto delle cancellazioni d’ufficio effettuate In ciascun periodo

 gr1

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

 gr2

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese


MOVIMPRESE 2022 - Riepilogo dei dati principali[1]

Tab. 2 – Nati-mortalità delle imprese per regioni – Anno 2022

REGIONI Iscrizioni Cessazioni Saldo Stock al Tasso % di crescita Tasso % di crescita
2022 31 dicembre 2022 2022 2021
PIEMONTE 22.879 21.802 1.077 425.873 0,25 1,10
VALLE D’AOSTA 627 577 50 12.290 0,41 0,84
LOMBARDIA 56.510 45.095 11.415 945.555 1,20 1,50
TRENTINO A. A. 6.009 5.032 977 111.992 0,88 1,35
VENETO 24.269 22.200 2.069 472.768 0,43 0,80
FRIULI V. G. 5.057 4.763 294 97.944 0,29 0,65
LIGURIA 8.111 7.287 824 159.807 0,51 0,97
EMILIA ROMAGNA 24.279 21.766 2.513 446.745 0,56 0,76
TOSCANA 21.428 18.854 2.574 405.342 0,63 1,01
UMBRIA 4.077 3.877 200 94.867 0,21 0,66
MARCHE 7.193 8.122 -929 157.892 -0,56 0,50
LAZIO 34.480 24.954 9.526 609.483 1,55 2,16
ABRUZZO 6.798 6.254 544 148.436 0,36 1,00
MOLISE 1.447 1.492 -45 34.196 -0,13 0,42
CAMPANIA 29.616 23.830 5.786 611.627 0,94 2,11
PUGLIA 20.358 15.723 4.635 385.725 1,20 2,06
BASILICATA 2.666 2.249 417 60.175 0,69 1,18
CALABRIA 8.409 7.087 1.322 188.193 0,69 1,62
SICILIA 20.200 17.801 2.399 479.058 0,50 1,63
SARDEGNA 8.151 5.781 2.370 171.308 1,38 1,87
ITALIA 312.564 264.546 48.018 6.019.276 0,79 1,42

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

Tab. 3 – Nati-mortalità delle imprese per grandi circoscrizioni territoriali – Anno 2022

AREE

GEOGRAFICHE

Iscrizioni

Cessazioni Saldo

Registrate

al 31.12.2022

Tasso % di crescita 2022

Tasso % di

crescita 2021

NORD-OVEST 88.127 74.761 13.366 1.543.525 0,86 1,33
NORD-EST 59.614 53.761 5.853 1.129.449 0,51 0,82
CENTRO 67.178 55.807 11.371 1.267.584 0,89 1,49
SUD E ISOLE 97.645 80.217 17.428 2.078.718 0,84 1,79
ITALIA 312.564 264.546 48.018 6.019.276 0,79 1,42

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese


Tab. 4 – Stock al 31 dicembre 2022, saldi e tassi di variazione % rispetto al 31.12.2021

Totale imprese nei principali settori di attività economica

SETTORI DI ATTIVITA' Stock al 31 dicembre 2022 Saldo dello stock nel 2022 Var. % dello stock nel 2022

Var. % dello stock

nel 2021

Agricoltura, silvicoltura pesca 721.614 -3.363 -0,46 0,07
Estrazione di minerali da cave e miniere 3.747 -66 -1,70 -1,37
Attività manifatturiere 526.017 -2.549 -0,47 -0,24
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore 13.715 167 1,23 2,46
Fornitura di acqua; reti fognarie 11.566 38 0,32 0,67
Costruzioni 838.152 20.509 2,44 2,92
Commercio 1.443.182 -8.756 -0,59 0,54
Trasporto e magazzinaggio 162.876 870 0,53 0,55
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 458.405 3.933 0,85 1,48
Servizi di informazione e comunicazione                     141.283 2.832 2,02 3,10
Attività finanziarie e assicurative 134.797 3.194 2,41 3,93
Attività immobiliari 301.296 6.008 2,02 2,23
Attività professionali, scientifiche e tecniche 238.599 10.474 4,53 5,12
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese 216.370 4.968 2,32 3,38
Istruzione 34.029 1.070 3,23 3,31
Sanità e assistenza sociale 46.985 1.187 2,57 2,81
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 80.956 1.971 2,46 2,70
Altre attività di servizi 249.495 2.888 1,16 1,32

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

Tab. 5 – Nati-mortalità delle imprese per forme giuridiche – Anno 2022

Totale imprese

FORME GIURIDICHE Iscrizioni Cessazioni Saldo 2022 Stock al 31.12.2022

Tasso % di

crescita 2022

Tasso % di

crescita 2021

Società di capitali 106.479 46.372 60.107 1.851.712 3,31 3,64
Società di persone 16.813 26.367 -9.554 901.335 -1,03 -0,94
Imprese individuali 184.493 186.563 -2.070 3.058.986 -0,07 0,95
Altre forme 4.779 5.244 -465 207.243 -0,22 0,26
TOTALE 312.564 264.546 48.018 6.019.276 0,79 1,42

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese


TOTALE IMPRESE – Anno 2022 - Iscrizioni, cessazioni, saldi e tassi di crescita annuali per province

PROVINCE Iscrizioni Cessazioni Saldo Tasso % di crescita 2022 PROVINCE Iscrizioni Cessazioni Saldo Tasso % di crescita 2022
AGRIGENTO 1.807 1.716 91 0,22% MESSINA 2.400 1.993 407 0,64%
ALESSANDRIA 2.011 2.168 -157 -0,37% MILANO 25.195 17.069 8.126 2,14%
ANCONA 1.953 2.229 -276 -0,62% MODENA 4.096 3.473 623 0,87%
AOSTA 627 577 50 0,41% MONZA 4.517 3.706 811 1,10%
AREZZO 1.725 1.532 193 0,52% NAPOLI 15.785 11.720 4.065 1,30%
ASCOLI PICENO 1.046 1.169 -123 -0,51% NOVARA 1.612 1.509 103 0,35%
ASTI 1.195 1.139 56 0,24% NUORO 1.570 1.228 342 1,11%
AVELLINO 1.813 1.826 -13 -0,03% ORISTANO 501 394 107 0,74%
BARI 7.516 5.805 1.711 1,15% PADOVA 4.932 4.198 734 0,76%
BELLUNO 634 730 -96 -0,64% PALERMO 4.491 3.672 819 0,81%
BENEVENTO 1.387 1.422 -35 -0,10% PARMA 2.197 2.064 133 0,29%
BERGAMO 5.036 4.726 310 0,33% PAVIA 2.484 2.390 94 0,20%
BIELLA 656 773 -117 -0,69% PERUGIA 2.999 2.870 129 0,18%
BOLOGNA 5.177 4.662 515 0,54% PESARO E URBINO 1.665 1.974 -309 -0,79%
BOLZANO - BOZEN 3.335 2.526 809 1,34% PESCARA 1.822 1.639 183 0,49%
BRESCIA 6.695 5.433 1.262 1,06% PIACENZA 1.500 1.360 140 0,48%
BRINDISI 2.173 1.474 699 1,82% PISA 2.205 1.968 237 0,54%
CAGLIARI 3.132 2.291 841 1,18% PISTOIA 1.729 1.655 74 0,22%
CALTANISSETTA 952 952 0 0,00% PORDENONE 1.271 1.238 33 0,13%
CAMPOBASSO 1.060 1.080 -20 -0,08% POTENZA 1.721 1.434 287 0,74%
CASERTA 4.930 3.940 990 1,01% PRATO 2.650 2.210 440 1,32%
CATANIA 4.932 4.282 650 0,61% RAGUSA 1.532 1.398 134 0,35%
CATANZARO 1.595 1.325 270 0,78% RAVENNA 1.966 1.862 104 0,27%
CHIETI 1.850 1.827 23 0,05% REGGIO CALABRIA 2.182 1.757 425 0,78%
COMO 2.652 2.288 364 0,75% REGGIO EMILIA 3.062 2.562 500 0,92%
COSENZA 3.030 2.677 353 0,51% RIETI 714 647 67 0,43%
CREMONA 1.387 1.419 -32 -0,11% RIMINI 2.539 2.062 477 1,19%
CROTONE 850 733 117 0,64% ROMA 26.564 18.565 7.999 1,77%
CUNEO 3.347 3.478 -131 -0,20% ROVIGO 1.192 1.297 -105 -0,40%
ENNA 554 591 -37 -0,24% SALERNO 5.701 4.922 779 0,64%
FERMO 931 1.094 -163 -0,80% SASSARI 2.948 1.868 1.080 1,95%
FERRARA 1.712 1.649 63 0,18% SAVONA 1.467 1.348 119 0,40%
FIRENZE 5.519 4.745 774 0,72% SIENA 1.275 1.172 103 0,37%
FOGGIA 3.659 3.212 447 0,62% SIRACUSA 1.649 1.439 210 0,53%
FORLI' - CESENA 2.030 2.072 -42 -0,10% SONDRIO 667 647 20 0,14%
FROSINONE 2.326 1.772 554 1,13% TARANTO 2.654 2.021 633 1,23%
GENOVA 4.091 3.762 329 0,38% TERAMO 1.685 1.521 164 0,45%
GORIZIA 558 463 95 0,98% TERNI 1.078 1.007 71 0,32%
GROSSETO 1.421 1.082 339 1,16% TORINO 12.804 11.317 1.487 0,67%
IMPERIA 1.422 1.209 213 0,82% TRAPANI 1.883 1.758 125 0,26%
ISERNIA 387 412 -25 -0,27% TRENTO 2.674 2.506 168 0,33%
LA SPEZIA 1.131 968 163 0,78% TREVISO 4.492 3.982 510 0,58%
L'AQUILA 1.441 1.267 174 0,57% TRIESTE 1.032 825 207 1,31%
LATINA 3.038 2.438 600 1,04% UDINE 2.196 2.237 -41 -0,08%
LECCE 4.356 3.211 1.145 1,50% VARESE 3.820 3.352 468 0,69%
LECCO 1.300 1.249 51 0,20% VENEZIA 4.110 3.626 484 0,63%
LIVORNO 1.688 1.593 95 0,29% VERBANO C.O. 526 676 -150 -1,18%
LODI 918 843 75 0,46% VERCELLI 728 742 -14 -0,09%
LUCCA 2.154 1.943 211 0,49% VERONA 5.080 4.585 495 0,51%
MACERATA 1.598 1.656 -58 -0,16% VIBO VALENTIA 752 595 157 1,11%
MANTOVA 1.839 1.973 -134 -0,35% VICENZA 3.829 3.782 47 0,06%
MASSA-CARRARA 1.062 954 108 0,48% VITERBO 1.838 1.532 306 0,80%
MATERA 945 815 130 0,59% ITALIA 312.564 264.546 48.018 0,79%

ü  L’analisi del dato locale ed il commento del Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci

I dati della nati-mortalità imprenditoriale salentina rilevano un andamento ancora decisamente positivo: il 2022 si chiude con +1.145 imprese, scaturite da 4.356 iscrizioni e 3.211 cancellazioni. A questo saldo corrisponde una crescita dell’1,5%, che, escludendo quella del 2021 pari a + 2,89%, rappresenta il miglior risultato dell’ultimo decennio.

“Lecce mantiene un andamento largamente superiore alla media nazionale, registrando valori percentuali (+ 1,50%) simili a quelli delle aree geografiche più dinamiche e che quasi doppiano il dato “Italia” (+ 0,79%), pur mostrando un trend anno su anno in linea con quello nazionale, con valori più contenuti rispetto al sorprendente picco evidenziato nel 2021 - ha commentato il Presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci - Pur ricordando che nei numeri che leggiamo non sono conteggiate tutte le cancellazioni al 31.12.22, richiedibili ancora fino alla fine di gennaio, verosimilmente la tendenza resterà ampiamente positiva; con il report dei primi trimestri 2023 avremo un quadro maggiormente definito della crescita e della tenuta del sistema imprenditoriale del Salento.

Il dato elaborato che leggiamo testimonia il valore, la tenacia e la resilienza delle nostre imprese che, proprio nell’anno appena conclusosi, oltre agli strascichi del biennio pandemico, hanno dovuto affrontare altre importanti criticità legate alle incertezze nello scenario internazionale e soprattutto agli smisurati rincari energetici. E anche in questo difficile contesto la Camera di Commercio ha saputo essere al fianco delle imprese, mettendo in atto ogni possibile intervento economico per sostenerle e ristorarle e, contestualmente, accompagnarle nei percorsi evolutivi digitali, green, di internazionalizzazione e formativi, perché - lo ribadisco - non basta affrontare la contingenza, ma occorre agire in prospettiva, per rinforzare le competenze, rendersi sostenibili e innovarsi per puntare al rilancio del sistema economico e sociale”.

Le nascite rispetto al 2021 sono diminuite del 15% (avevano raggiunto le 5.126 iscrizioni), di contro le cessazioni sono cresciute dell’8% (erano 2.962 lo scorso anno), in ogni caso entrambi i flussi sono i più contenuti degli ultimi dieci anni.

Quasi tutte le province italiane hanno realizzato tassi di crescita positivi, in particolar modo le province pugliesi che registrano tassi di crescita superiori alla media nazionale (+0.79%), ad eccezione della provincia di Foggia il cui tasso di crescita è pari a +0,62%. La provincia salentina (+1,50%) è preceduta solo da quella brindisina (+1,82%), mentre seguono Taranto (+1,23%) e Bari (+1,15%).

Per quanto concerne i settori del sistema imprenditoriale salentino, oltre alle costruzioni (+91) che risentono ancora del traino dei vari bonus governativi, le attività che nel 2022 hanno fatto registrare gli incrementi maggiori sono state quelle legate all’agricoltura (+87), alle attività professionali, scientifiche e tecniche (+66) e ai servizi alle imprese (+27). Al contrario, i comparti che hanno subìto delle flessioni sono il commercio (-281), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-128) e le attività manifatturiere (-114). E’ opportuno sottolineare, però, che vi sono ben 1.474 imprese non classificate che verranno distribuite su tutti i settori economici.

L’analisi dei dati dal punto di vista della forma giuridica delle nuove imprese conferma la predilezione dei neo imprenditori per le società di capitali, il cui saldo è di +861 imprese con un tasso di crescita del 4,51%; le imprese individuali registrano un saldo positivo di 266 unità (+0,56%) e le altre forme societarie di +37 (+1,1%). Le società di persone chiudono il 2022 in rosso con – 19 unità (-0,31%).

Imprese registrate per forma giuridica al 31.12.2022

Fonte Infocamere - banca dati Stock view – Elaborazioni Servizio Studi, Statistica e Informazione economica

Il grafico sottostante evidenzia chiaramente l’erosione della quota delle imprese individuali e delle società di persone da parte delle società di capitali.

Distribuzione per forma giuridica delle imprese registrate - comp. % - anni 2001-2022

Fonte Infocamere - banca dati Stock view – Elaborazioni Servizio Studi, Statistica e Informazione economica

 


[1] Tutti i dati del presente comunicato sono calcolati al netto delle cancellazioni d’ufficio effettuate nel periodo. A partire dal 2005, in applicazione del D.p.r. 247 del 23/07/2004 e successiva circolare n° 3585/C del Ministero delle Attività Produttive, le Camere di commercio possono procedere alla cancellazione d’ufficio dal Registro delle imprese di aziende non più operative da almeno tre anni. Per tenere conto di tali attività amministrative, ai fini statistici di Movimprese i confronti con gli anni 2004 e 2003 sono stati calcolati depurando i relativi stock dalle cancellazioni disposte d’ufficio. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.infocamere.it.

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