“Il risparmio nella sanità pugliese non può essere fatto sulla pelle dei pazienti tracheostomizzati, a cui sono stati ridotti gli ausili rispetto al passato. Una situazione che rischia di aumentare febbri, infezioni e decessi in pazienti già gravemente debilitati”.
Lo dichiara il consigliere del M5S Mario Conca, che ha inviato una lettera aperta al presidente/assessore alla Sanità Emiliano, al direttore del Dipartimento politiche della salute Ruscitti e ai direttori generali delle ASL pugliesi, per denunciare come la gara centralizzata per l’acquisto di attrezzature sanitarie esperita da InnovaPuglia per un importo biennale di oltre 26 milioni di euro, preveda quantitativi notevolmente ridotti di materiale rispetto al passato.
“Nei fatti - si legge nella lettera - ausili che prima venivano cambiati ogni giorno, ora devono essere sostituiti a giorni alterni, una volta a settimana o una volta al mese a seconda del tipo. Per le famiglie è impossibile acquistare di tasca loro questo materiale, perché si può solo ricevere dalla Asl competente”.
I materiali assolutamente insufficienti sono i cateteri mount, che dovrebbero essere cambiati tutti i giorni, e i sondini per aspirazione perché i pazienti tracheostomizzati vengono aspirati anche 10 volte al giorno. “Un filtro antibatterico al mese - scrive ancora Conca - è, a detta di chi vive in trincea, un'assurdità, così come il numero dei nastrini ferma cannula, assolutamente insufficiente. Una situazione che contribuisce ad aumentare il rischio di infezioni con conseguenti ricoveri. Un giorno di terapia intensiva costa 1800 euro al giorno. Siamo sicuri che ci sia un risparmio? Perché prima di redigere una gara non si fanno tavoli con le associazioni dei familiari, con le strutture e con i dirigenti medici che meglio di tutti conoscono le criticità del sistema?”.
“Se finalmente il governo ha deciso di risparmiare - conclude Conca - le parole chiave sono governance e controllo di gestione sui servizi sanitari e non sanitari. Non si possono diminuire i costi abbassando i livelli di assistenza”.