Mercoledì, 04 Dicembre 2024

Festa dei lavoratori, tra ieri e oggi, cosa rappresenta


 

Il 1° maggio per il rispetto dei diritti dei lavoratori, così come meglio ribaditi dalla Costituzione.


Festa dei lavoratori, tra ieri e oggi, cosa rappresenta

Ricorre oggi la festa dei lavoratori e, per l'occasione, è il caso di ricordare la storia dell'introduzione della sua celebrazione, per riflettere sull'attuale momento sociale, che è tristemente caratterizzato da forti tensioni e da varie incertezze, che provocano gravi forme di disgregazione sociale.

L'importanza della festività è già evidente nella declamazione dell'art. 1 della Costituzione, "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro" come sancito nel 1947, ma la ricorrenza è stata introdotta molto prima, nel 1891, fino a che, sospesa dal fascismo e ripristinata nel 1945, ricorda oggi soprattutto il tragico evento della strage di Portella della Ginestra, quando nelle campagne palermitane il bandito Salvatore Giuliano uccise 11 persone nella rivolta dei contadini contro il latifondismo.

La data del 1° maggio per la celebrazione della festa dei lavoratori in tutto il mondo era stata stabilita nel 1890 dalla Seconda internazionale ed il primo episodio che si volle ricordare, perché da quel momento in avanti fossero rispettati i diritti di tutti i lavoratori, risale al 1886, quando a Chicago la polizia sparò contro lavoratori in sciopero, perché volevano il rispetto del tetto massimo delle otto ore lavorative stabilite dalla legge.

Vi è da chiedersi come debba far meglio riflettere oggi tale festività se il diritto al lavoro ribadito nell'art. 4 della Costituzione è molto sbiadito per via degli epocali cambiamenti sociali e quale debba essere il volto dei lavoratori dal momento in cui il lavoro dipendente è molto più "dinamico" e "flessibile" perché vi possa continuare ad essere la sua celebrazione.

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