Ricostruzione duplice omicidio a Lecce, l’assassino arrestato privo di sentimenti
Le indagini svolte per giungere ad arrestare il killer di Daniele De Santis e ad Eleonora Manta hanno potuto evidenziare il pericolo di recidiva da parte dell’assassino, che è risultato del tutto privo di sensibilità nei confronti del prossimo.
Il crimine è stato commesso a sangue freddo e risulta evidente la volontà di attuare un piano programmato e strutturato.
La giovane coppia non avrebbe, dunque, avuto precedenti gravi liti con colui che si sarebbe trasformato nel loro carnefice.
La mostruosità del duplice omicidio ha provocato da subito sgomento ed angoscia e la scoperta e l’arresto dell’assassino hanno potuto solo un poco placare la dolorosa tensione, che oggi trova voce nell’insensatezza di un disegno diabolico, messo in atto da una mente crudele e da cui le vittime non sono riuscite a trovare salvezza.
Resta il grandissimo dispiacere per la terribile fine dei due giovani salentini e per il loro amore interrotto qui in terra, a sole qualche ora dell’inaugurazione del loro nido che avevano appena rimesso a nuovo.
Dinanzi alla crudele pianificazione di chi ha voluto far soffrire fino all’uccisione due innamorati perché troppo gioiosi varrebbe riprendere il monito del riconoscimento del male proprio com’è nel mondo dell’infanzia la fiaba di Cappuccetto Rosso, dove il lupo, nelle finte vesti della nipotina, si mangiò la nonnina.
La confessione dell’omicida arrestato, lo straniamento e le scuse stridono con la predeterminazione di una mente fredda che ha operato nel tentativo di mettere in scena una rappresentazione, quale ambito terribile messaggio per la comunità leccese.