Il progetto di cooperazione internazionale “Ebla”, di cui la Provincia di Lecce è l’Ente Capofila, prosegue la sua attività.
Domani, martedì 3 maggio, a partire dalle ore 9.30, a Palazzo Adorno il presidente della Provincia Antonio Gabellone incontra la delegazione della Siria che, fino al 6 maggio, sarà a Lecce per approfondire tematiche e tecniche agricole inerenti le attività progettuali.
La delegazione è composta da rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura siriano: M. Ahmed Fadi Obied, M. Majd Aldeen Al-Ayoubi, M. Khalid Taha, M. Wahid Najib Bizmawi. Ai lavori saranno presenti, inoltre, l’assessore provinciale all’Agricoltura Francesco Pacella e il dirigente del settore Sviluppo economico della Provincia Carmelo Calamia. Al centro dell’incontro l’approfondimento di tematiche e tecniche agricole del progetto di cooperazione internazionale “Valorizzazione territoriale e sostegno socio-economico alle Comunità rurali di Ebla (Siria)”, con le attività definite con il DiSteba dell’Università del Salento dove si terranno le lezioni teoriche.
Il progetto Ebla si propone di avviare un programma di valorizzazione integrata rivolto all’agricoltura, all’artigianato e al turismo, per favorire il miglioramento delle condizioni di vita socio-economiche delle popolazioni locali, attivando segmenti di formazione, e il miglioramento socio sanitario della Provincia di Ebla (Idlib- Siria). In modo particolare gli interventi saranno diretti principalmente verso i villaggi di Mardikh, Mardebsi, Anquarati, Sheikh Idriss, Al Rayyan. Gli Enti proponenti dell’iniziativa sono un misto di attori privati e pubblici Italia-Siria: Provincia di Lecce (Capofila), Regione Puglia e Province di Bari e Bat, Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (soggetto attuatore), Facoltà Architettura - Bari, Facoltà Scienze Umanistiche ed Architettura – Sapienza Roma, Firdos Ong Siria, Agenzia per la lotta alla disoccupazione, Ministero Sanità, Cultura ed Agricoltura della Siria.
“Il progetto introduce elementi di conoscenza tecnologiche, colture alternative e produzioni zootecniche, integrandoli con metodi e tecniche agricole tradizionali, per migliorare i rendimenti, la produzione e l’organizzazione agricola. Nello specifico, attraverso questo progetto, si intende ottimizzare l’uso delle risorse idriche, incoraggiare produzioni agro-ecologici e cicli bio-agricoli preesistenti, favorire l’occupazione, specie quella giovanile, tutelare il paesaggio intorno al sito archeologico di Ebla, rafforzare l’identità e radicare la comunità rurale sul territorio e restaurare immobili e salvaguardare architetture rurali”, dichiara l’assessore provinciale all’Agricoltura Francesco Pacella.
La proposta del progetto Ebla rientra, per quanto concerne la Provincia di Lecce, nel quadro della strategia geo-culturale e politica dell’Ente, e in particolare nelle linee guida della programmazione dell’assessorato alle Politiche Comunitarie. La Siria infatti costituisce un Paese strategico e fondamentale nello scacchiere medio orientale. L’Italia con i Paesi dell’area siriana ha sempre intrattenuto rapporti culturali importanti: la presenza del prestigioso archeologo italiano Paolo Matthiae, direttore degli scavi di Ebla, e le interrelazioni dell’Istituto di Agronomia Mediterranea di Bari con i partner della regione di Tell Mardikh, sono esempi di una stratificazione storica lunga e proficua.
La partecipazione attiva della Provincia di Lecce al progetto Ebla ha, infatti, il fine di: promuovere progetti di intervento dell’Unione Europea per stabilizzare la situazione socio-economica dei Paesi mediterranei; avviare e incrementare progetti di cooperazione con la Siria e il Medio Oriente; rendere la Puglia ponte di dialogo e di interscambio culturale fra le diverse sponde del Mediterraneo.