Internet e più in generale le nuove tecnologie dell'informazione sono ancora poco diffuse nel mondo del lavoro in Italia, il 60% degli occupati le utilizza. E' quanto sottolineano Isfol e Assotelecomunicazioni-Asstel, sulla base dell'indagine campionaria sulle professioni condotta congiuntamente da Isfol e Istat (anno di riferimento 2007), presentato oggi alla Camera nel corso del seminario sul tema 'Internet cambia il lavoro' a cui partecipano i ministri del Lavoro Maurizio Sacconi, per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, dell'Istruzione Maria Stella Gelmini e l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia David Thorne.
I professionisti specializzati e i tecnici registrano le percentuali più elevate e, inoltre, sono coloro che hanno maggiormente bisogno di competenze informatiche ad un alto livello di complessità.
Se per gli impiegati tali competenze sono ormai di grande importanza, l'uso che ne viene fatto rimane a livello ancora troppo elementare. Lo stesso vale per dirigenti e imprenditori. Questa scarsa dimestichezza che la classe dirigente sembra avere con le tecnologie dell'informazione evidenzia i limiti nell'adattarsi alle logiche di analisi e di comunicazione della realtà moderna. (ADNKRONOS)