Le
valutazioni espresse e confermate nei giorni scorsi dalle principali
organizzazioni internazionali (Commissione Europea, Fondo Monetario
Internazionale, Ocse, etc) sono molto diverse da quelle espresse oggi da
Standard & Poor's.
Le
valutazioni fatte dal Governo Italiano sono sempre state estremamente
prudenziali. I dati tanto della crescita economica, quanto del bilancio
pubblico sono stati costantemente migliori del previsto. Così è appena stato
anche per il 2010. I molto positivi dati Istat di ieri ne sono conferma.
I
dati macroeconomici sulla base dei quali l'agenzia S& P's ha confermato il
proprio giudizio lo scorso dicembre, non solo non hanno subito variazioni
sfavorevoli nel corso del primo trimestre 2011, ma in alcuni casi sono
risultati migliori.
L'unico
elemento nuovo, pare costituito dal rischio di una possibile
"paralisi" politica. (political gridlock). Questa è da escludere in
assoluto.
Per
quanto riguarda l'economia, il Governo ha avviato ed intensificherà il ciclo di
interventi riformatori; per quanto riguarda il bilancio pubblico, sono in
avanzata fase di preparazione i provvedimenti mirati al rispetto dell'obiettivo
di pareggio di bilancio per il 2014. Questi avranno entro luglio l'approvazione
da parte del Parlamento.
Come ha dimostrato negli anni passati, e da ultimo negli anni di questa crisi, l'Italia è stata, è, e sarà un paese con risorse economiche e politiche tali da fargli sempre rispettare gli impegni presi.