Caro Presidente,
sono a scriverti una breve poichè mi ero perso un .... "passaggio di normativa".
Il 24 novembre 2008 la Cassa Edile di Lecce con circolare n° 1/2008 ha deliberato di istituire il modello D.O.M.I. con il quale sostituisce l'istituto del "conguaglio per malattia e infortunio" con il sistema "a rimborso". Nel tralasciare le problematiche connesse ad ulteriore adempimento cartaceo che personalmente non capisco, in quanto ripetono quanto già denunciato nel Mut telematico, desidererei capire se tale "unilaterale atto" della Cassa sia solo a livello locale o sia stato concordato a livello nazionale.
Dato che le aziende edili del Salento tutt'altro che "grasse e opulente" devono, comunque, anticipare le somme di cui si chiede il rimborso, gradirei sapere se loro o i loro intermediari sono stati coinvolti nel deliberare tale cambiamento e se tutti erano d'accordo.
Inoltre, dato che il rimborso avviene solo nei confronti delle ditte in regola nei confronti della predetta "cassa", chiedo se vi sono i presupposti, analogamente a quanto applicato dalla stessa in ipotesi di somme aggiuntive a debito, richiedere, con lo stesso tasso, l'applicazione di interessi a credito verso le aziende dato che ..."la liquidazione delle somme sarà effettuata direttamente alle imprese in regola con i versamenti del mese di competenza (!), entro il 2° mese successivo a quello in cui è stata presentata la richiesta di rimborso". inoltre, ma non ultimo in importanza, ritengo che la Cassa Edile non possa negare il rilascio del Durc nella ipotesi in cui l'azienda comunque conquagli le somme a credito per conguaglio di trattamenti economici di infortunio e/o malattia.
Mi riserbo di approfondire la normativa (dopo il 16 ...) e di convincere le mie aziende a cambiare Cassa.
Gradirei una risposta.
Pierpaulo Zecca CONSULENTE DEL LAVORO - LECCE