Oltre la metà delle pensioni erogate
dall'Inps, precisamente il 50,8%, non arriva a 500 euro al mese. È quanto si
evince dal Rapporto annuale dell’Inps.
La quota sale al 79% se si
considera la soglia dei 1.000 euro lordi mensili. L'11,1% presenta importi
compresi tra i 1.000 e i 1.500 euro mensili e il 9,9% superiori ai 1.500 euro.
Per quanto riguarda le pensioni da 500 a 1.000 euro mensili, continuano a
prevalere le pensioni femminili con il 30,5% rispetto al 24,9% delle pensioni
maschili. Il trend si inverte nelle classi di importo più elevato, laddove le
pensioni dei titolari maschi presentano pesi percentuali nettamente più
significativi: il 18,9% tra i 1.000 e i 1.500 euro mensili (contro il 5,6% per
le donne) e il 20,2% con importi superiori ai 1.500 euro mensili (a fronte di
appena il 2,6% per le pensioni erogate alle donne). Dai dati, emerge anche che
la spesa pensionistica nel 2010 è salita del 2,3%, con un aumento delle
pensioni d'anzianità ma anche dei trattamenti d'invalidità. Uno scenario,
quello tracciato dall'Inps, che per il Governo non necessita comunque di alcun
intervento. Il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi non ne vede le ragioni
visto che "il sistema è sostenibile, c'è una unanime lettura sulla condizione
di stabilità: nessun nuovo intervento nel settore pensionistico". E più in
generale, è intervenuto anche Gianni Letta sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio per dire: "Non è vero che il Paese è allo sfascio".
Letta ricorda che l'Italia "ha
tanti problemi antichi, che derivano dal passato, e problemi attuali, che
derivano dalla crisi mondiale. Problemi che riguardano anche il nostro domani
ma - dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - se li sapremo
affrontare, ognuno per la propria responsabilità, il nostro Paese ne uscirà e
ne uscirà bene".
Il Codacons da parte sua giudica "impossibile riuscire a campare con meno
di 800 euro al mese". Per questo l'associazione di consumatori chiede che
la pensione minima "sia innalzata almeno a quella soglia, sempre che non
ci siano altri redditi familiari".
Intanto, l'Ocse nel suo
Economic Outlook di primavera dà la sua diagnosi sullo stato della nostra
economia: in Italia la ripresa è "lenta" ma continuerà anche nel 2011
"con una crescita che è destinata a rafforzarsi di circa un punto e mezzo
di Pil nel 2012". L'organizzazione di Parigi rivede in leggero ribasso
all'1,1% la crescita del Pil di quest'anno, contro il +1,3% stimato in autunno,
lasciando invariata a +1,6% la previsione per il 2012. Secondo l'Ocse la buona
domanda mondiale stimolerà le esportazioni e anche gli investimenti sono
destinati ad accelerare. (AGI) .
Oltre la metà delle pensioni erogate
dall'Inps, precisamente il 50,8%, non arriva a 500 euro al mese. È quanto si
evince dal Rapporto annuale dell’Inps.
La quota sale al 79% se si
considera la soglia dei 1.000 euro lordi mensili. L'11,1% presenta importi
compresi tra i 1.000 e i 1.500 euro mensili e il 9,9% superiori ai 1.500 euro.
Per quanto riguarda le pensioni da 500 a 1.000 euro mensili, continuano a
prevalere le pensioni femminili con il 30,5% rispetto al 24,9% delle pensioni
maschili. Il trend si inverte nelle classi di importo più elevato, laddove le
pensioni dei titolari maschi presentano pesi percentuali nettamente più
significativi: il 18,9% tra i 1.000 e i 1.500 euro mensili (contro il 5,6% per
le donne) e il 20,2% con importi superiori ai 1.500 euro mensili (a fronte di
appena il 2,6% per le pensioni erogate alle donne). Dai dati, emerge anche che
la spesa pensionistica nel 2010 è salita del 2,3%, con un aumento delle
pensioni d'anzianità ma anche dei trattamenti d'invalidità. Uno scenario,
quello tracciato dall'Inps, che per il Governo non necessita comunque di alcun
intervento. Il Ministro del Welfare Maurizio Sacconi non ne vede le ragioni
visto che "il sistema è sostenibile, c'è una unanime lettura sulla condizione
di stabilità: nessun nuovo intervento nel settore pensionistico". E più in
generale, è intervenuto anche Gianni Letta sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio per dire: "Non è vero che il Paese è allo sfascio".
Letta ricorda che l'Italia "ha
tanti problemi antichi, che derivano dal passato, e problemi attuali, che
derivano dalla crisi mondiale. Problemi che riguardano anche il nostro domani
ma - dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - se li sapremo
affrontare, ognuno per la propria responsabilità, il nostro Paese ne uscirà e
ne uscirà bene".
Il Codacons da parte sua giudica "impossibile riuscire a campare con meno
di 800 euro al mese". Per questo l'associazione di consumatori chiede che
la pensione minima "sia innalzata almeno a quella soglia, sempre che non
ci siano altri redditi familiari".
Intanto, l'Ocse nel suo Economic Outlook di primavera dà la sua diagnosi sullo stato della nostra economia: in Italia la ripresa è "lenta" ma continuerà anche nel 2011 "con una crescita che è destinata a rafforzarsi di circa un punto e mezzo di Pil nel 2012". L'organizzazione di Parigi rivede in leggero ribasso all'1,1% la crescita del Pil di quest'anno, contro il +1,3% stimato in autunno, lasciando invariata a +1,6% la previsione per il 2012. Secondo l'Ocse la buona domanda mondiale stimolerà le esportazioni e anche gli investimenti sono destinati ad accelerare. (FONTE: AGI)