Da Parigi si informa che la ripresa dell'economia mondiale sta divenendo più generale e in grado di sostenersi da sola, tuttavia restano dei rischi potenziali e la crescita mostra due velocità fra i paesi emergenti e quelli sviluppati che continuano a recuperare in maniera moderata.
E' quanto emerge dal rapporto semestrale Ocse secondo cui il tasso di disoccupazione dei paesi dell'area, la cui crescita del Pil si fermerà al 2,3% quest'anno contro il 4,2% del mondo, rimane ben al di sopra dei livelli pre-crisi con una stima in lieve calo al 7,9% che scenderà al 7,4% nel 2012.
L'Italia deve mantenere la stretta vigilanza sui conti pubblici dimostrata fino a ora a causa del suo alto debito rispetto al Pil.
E' quanto chiede l'Ocse nel suo economic outlook secondo cui ''dopo aver raggiunto un deficit inferiore a quello previsto nel 2010'', ''il governo italiano sta mantenendo i suoi precedenti obiettivi di bilancio per il 2011 e 2012''. Ciò richiede, nota l'Ocse, ''un mantenimento dello stretto controllo sulla spesa e sugli ulteriori miglioramenti nelle entrate fiscali''.
Questa vigilanza ''è necessaria a causa dell'altro rapporto debito/Pil, seppure questo sia in via di riduzione nel 2012, oltre al probabile aumento nel costo del finanziamento del debito visto che i tassi di di interesse sono previsti in salita nel medio termine''.
L'Ocse ricorda inoltre come il piano nazionale di riforme dell'esecutivo contenga una vasta lista di priorità ''che deve essere effettivamente portata a termine in modo da migliorare il potenziale dell'economia e così ridurre il peso del debito attraverso la crescita del Pil''. (ANSA)