È stato firmato questa
mattina tra Confcommercio Lecce e le organizzazioni sindacali Filcams-Cigl,
Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil un accordo territoriale per la provincia di Lecce in
merito alla detassazione delle somme erogate ai lavoratori dipendenti a fronte
di incrementi di produttività, qualità, redditività o di altri indicatori
dell’efficienza produttiva ed organizzativa dell’impresa, per i settori del
terziario e del turismo.
«L’intesa raggiunta
oggi – commenta Alfredo Prete,
Presidente di Confcommercio – rappresenta un momento fondamentale sia per le
imprese che per i dipendenti. Quanto stabilito, infatti, avrà un immediato
effetto sulla busta paga dei lavoratori dipendenti del terziario e del turismo,
generando così un conseguente aumento del potere d’acquisto, primo importante
passo verso la ripresa economica.»
L’accordo è stato
sottoscritto da Alfredo Prete, Presidente di Confcommercio Lecce, Valentina
Fragassi (Filcams-Cgil), Pietro Fioretti (Uiltucs-Uil) e Carmela Tarantini
(Fisascat-Cisl).
L’accordo provinciale stipulato, rendendo
effettivo quanto previsto da una circolare dell’Agenzia delle Entrate e del
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, stabilisce che le imprese del
commercio, turismo e servizi associate a Confcommercio per il 2011 applicheranno
l’imposta sostitutiva del 10%, anziché la normale tassazione sulle somme
corrisposte per incrementi di produttività, ossia lavoro supplementare,
flessibile, straordinario, in turni, notturno, festivo e domenicale, premi di
produzione.
Le imprese
applicheranno le agevolazioni fiscali a tutti i loro dipendenti anche se
occupati presso sedi e stabilimenti situati al di fuori della provincia di
Lecce.
I datori di lavoro che applicheranno i benefici fiscali previsti da
questo accordo dovranno comunicarlo all’Ente Bilaterale del Terziario o all’Ente
Bilaterale del Turismo.
«Il consenso unanime
di tutte le sigle sindacali, - conclude Antonio Rizzo, Direttore di
Confcommercio - è la dimostrazione dell’impegno comune per dare un impulso allo
sviluppo territoriale.
L’intesa raggiunta oggi – prosegue – rappresenta, infatti, un’opportunità non solo per i lavoratori, ma anche per le stesse aziende che, investendo sul capitale umano dell’impresa, hanno l’opportunità di veder crescere la propria produttività.»