La Cassazione ha fatto salvo il diritto dei cittadini di potersi esprimere sul referendum sul nuclerare, noi rappresentanti delle istituzioni abbiamo il dovere di mettere i cittadini nelle condizioni di consapevolezza del diritto che possono esercitare.
Una nota del capogruppo della Puglia per Vendola Angelo Disabato che ricorda che il referendum è lo strumento legislativo più elevato di espressione della democrazia contemplato dalla nostra costituzione, e per i cittadini gli appuntamenti referendari del 12 e il 13 giugno rappresentano un’altra occasione da non perdere per confermare quello che ci hanno largamente manifestato con le elezioni amministrative, che è giunto il momento di cambiare pagina.
Fermare il nucleare, la privatizzazione e la mercificazione dell’acqua, sono i tre quesiti referendari a cui occorre rispondere Sì.
Nei tre quesiti è impressa la politica economica, sociale e culturale che si vorrà intraprendere per il nostro Paese.
Se vogliamo un Paese in cui le politiche energetiche siano compatibili con l’ambiente e lo sviluppo industriiale e dissentano dalla morte, se consideriamo l’acqua un diritto alienabile dell’uomo su cui altri essere umani non devono speculare, e se di fronte alla legge gli essere umani hanno pari dignità, le urne del 12 e 13 giugno sono il momento per dare una spinta al cambiamento del nostro Paese.