Lunedì, 25 Novembre 2024

Nascono le "figure di sostituzione" con 165mila euro di voucher disponibili grazie ad un accordo tra le associzioni sindacali ed il Comune di Lecce



Nascono le "figure di sostituzione" con 165mila euro di voucher disponibili grazie ad un accordo tra le associzioni sindacali ed il Comune di Lecce

L’Assessorato alle Politiche sociali e pari opportunità della Provincia di Lecce punta ancora una volta sulle tematiche di conciliazione vita-lavoro, firmando a Bari, la convenzione con la Regione risultando primo in Puglia. Approvato il progetto presentato dall’Assessore al ramo della Provincia di Lecce, Filomena D’Antini Solero, dal titolo “Lavoro Femminile e Conciliazione”, grazie al quale nasceranno le figure di sostituzione lavorativa: donne che vivono situazioni di particolare disagio economico e sociale, che in giorni sensibili, domeniche o festivi, daranno il cambio alle lavoratrici già assunte. Un’idea che permetterà a queste ultime di trascorrere più tempo in famiglia e con i figli.

165mila gli euro messi a disposizione per l’iniziativa che saranno suddivisi in voucher di sostituzione, investimenti per la formazione delle nuove figure e per l’animazione e la promozione dei servizi.

Partner dell’iniziativa: il Comune di Lecce, i sindacati Cisl e Uil, Confesercenti, Confidustria e Confartigianato, oltre che le associazioni Ispa e Studio Come.

Venti le unità di sostituzione che opereranno in tre centri: Brico Center, City Moda e Nemola.

“Sono estremamente soddisfatta – ha dichiarato l’Assessore alle politiche sociali Filomena D’Antini Solero – perché passo dopo passo stiamo intervenendo per fornire ai lavoratori della provincia di Lecce gli strumenti per vivere una vita familiare serena pur lavorando a ritmi sostenuti.”

“Se da una parte si tutela il diritto alla conciliazione alle donne già assunte – continua l’assessore – dall’altra si da l’opportunità alle donne che vivono situazioni di disagio sociale, di formarsi e trovare nuove opportunità occupazionali.”

“L’auspicio – secondo Filomena D’Antini Solero – è che il progetto pilota possa essere d’esempio a tutte le aziende presenti sul territorio. Ben venga la concertazione sui periodi in deroga tra Comuni, aziende e sindacati, così come ribadito dalla recente sentenza del Tar, ma sarebbe ulteriormente utile che le aziende adottassero gli strumenti di flessibilità per i quali sono previsti incentivi dal governo, così come statuito dalla legge 53 del 2000 e dalle successive leggi finanziarie”

“Il progetto – conclude l’assessore D’Antini Solero, risponde agli obiettivi del pacchetto conciliazione dei tempi di vita lavoro approvato in Conferenza Stato- Regioni nel 2010”.

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