Diciassette postazioni di videosorveglianza saranno installate nei boschi della Calabria e della Puglia per prevenire la formazione di incendi, spesso di origine dolosa e collegati alla malavita organizzata.
Il progetto, presentato dal Dipartimento dei Vigili del fuoco nell’ambito del Programma cofinanziato dall’Unione Europea, è stato finanziato dal PON Sicurezza con quasi 6 milioni di euro.
Interesserà, in Calabria, il Parco nazionale del Pollino, la Sila e l’Aspromonte; in Puglia, il Parco nazionale del Gargano, il Parco dell’Alta Murgia e quello naturale regionale Terra delle Gravine.
Termocamere e videocamere ad altissima risoluzione saranno installate nei boschi e alimentate con pannelli fotovoltaici. Questi sistemi tecnologici innovativi, capaci di rilevare un principio di incendio di appena un metro quadro fino a una distanza di 15 chilometri, saranno a disposizione dei comandi provinciali dei Vigili del fuoco di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria, Foggia, Bari, Taranto e Brindisi.
La proposta progettuale prevede l’integrazione dei sistemi di video rilevamento, di tipo tradizionale e termico, e di un sistema intelligente di elaborazione dati. I due sistemi associati permetteranno un’individuazione estremamente rapida e precisa del pericolo di incendio.
Qualsiasi amministrazione richiedente (Arma dei Carabinieri, Corpo forestale, Polizia, Protezione civile, amministrazioni locali) potrà accedere alle informazioni raccolte dai Vigili del fuoco. Ciò permetterà di estendere l’azione di prevenzione e contrasto anche ad altri reati ambientali come l’abusivismo o lo smaltimento illegale di rifiuti.