Il Consiglio dei ministri del 22 luglio scorso ha approvato - su proposta del ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, al ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, ed al ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani- un regolamento per la semplificazione di procedimenti in materia di prevenzione incendi che gravano sulle imprese.
Si tratta del primo testo, emanato sulla base di quanto previsto dal DL 78/2010, realizzato con l'intento di dare un contributo al rilancio del sistema produttivo attraverso la riduzione, laddove possibile, degli oneri amministrativi mantenendo inalterati i livelli di garanzia e di sicurezza.
Sul testo sono stati acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari.
Il regolamento individua le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e disciplina, per il deposito dei progetti, per l'esame dei progetti, per le visite tecniche, per l'approvazione di deroghe a specifiche normative, la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio che, in base alla vigente normativa, sono attribuite alla competenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi si distinguono in base alla dimensione dell'impresa, al settore di attività, alla esistenza di specifiche regole tecniche, alla pubblica incolumità.
La revisione dell'elenco delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi è effettuata con decreto del Presidente della Repubblica, da emanare secondo quanto previsto dall'art. 17 co. 1, della L 400/1988, su proposta del Ministro dell'interno, sentito il Comitato centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi .
Il regolamento reca la disciplina dei procedimenti relativi alle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e alla verifica delle condizioni di sicurezza antincendio anche in attuazione dell'art. 49, co. 4 quater del D.L. 78/2010, convertito con modificazioni nella L. 122/2010.
Gli oneri in materia di prevenzione incendi sono stimati pari a circa 1,4 miliardi di euro all'anno per le PMI .
Con l'attuazione del regolamento,il rinnovo del certificato di prevenzione incendi è sostituito da una attestazione di conformità, con contestuale eliminazione del giuramento della perizia, e, sempre nell'ottica della semplificazione, si attua l'eliminazione delle duplicazioni dei registri con quelli previsti dal D. Lgs. 81/2008 e s.m.i..