Lunedì, 25 Novembre 2024

Buoni lavoro: venduti oltre 20 milioni



Buoni lavoro: venduti oltre 20 milioni

Sono oltre 20 milioni (per l’esattezza 20.336.605) i buoni lavoro venduti fino alla fine di luglio 2011. Di questi, oltre 13 milioni sono stati venduti negli ultimi 12 mesi (nel periodo da gennaio a luglio 2011 i voucher venduti sono stati oltre 7 milioni).

La diffusione dei “buoni lavoro” è stata avviata nell’agosto 2008, in occasione della vendemmia, per retribuire i lavori saltuari, e si è consolidata nel tempo, rivelandosi un utile strumento per far emergere quelli che fino a ieri erano considerati “lavoretti”, o tecnicamente lavoro occasionale e accessorio: fino ad oggi ne hanno fatto uso oltre 160mila lavoratori.

“Un successo dovuto anche alla crescente facilità con cui è possibile entrare in possesso dei buoni. – commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – La rete di distribuzione continua ad allargarsi  e, dopo l’apertura ai tabaccai, si è ulteriormente arricchita con la convenzione stipulata con l’Istituto Centrale delle Banche Popolari, che consentirà di trovare i voucher anche presso gli sportelli bancari”.

In virtù di questo accordo, la Banca Popolare di Sondrio ha messo a disposizione  l’intera rete di 296 sportelli, mentre la Banca Popolare Emilia Romagna inizierà da settembre con gli 83 che operano nel territorio delle province di Bologna e Modena e, nei tre mesi successivi, estenderà il servizio all’intera rete dei suoi 382 sportelli.

La situazione aggiornata a fine luglio registra il maggior numero di vendite di buoni nel settore agricolo (23,8%), in quello delle manifestazioni sportive, culturali o di solidarietà (13,7%), e in quelli del commercio e dei servizi, ciascuno con l’11,5%. 

Il Veneto continua a mantenere il primato fra le regioni che maggiormente utilizzano i voucher, con il 16,5%, seguito dalla Lombardia (13,8%), dall’Emilia Romagna (12,8%) e dal Piemonte (11,9%).

“Oltre alle nuove opportunità offerte ai pensionati, alle donne e ai cassintegrati – commenta ancora il presidente Mastrapasqua – penso alla utilità di questo strumento per i giovani che ancora studiano, che possono iniziare a costruire la propria vita lavorativa e cominciare a riempire il proprio cassetto previdenziale”.

Ciascun voucher è acquistabile dal datore di lavoro a 10 euro (e in multipli da 20 e 50 euro) ed è rimborsabile al lavoratore per 7,50 euro netti.

Il datore di lavoro può acquistare dei voucher telematici (sul sito www.inps.it o attraverso il contact center 803164) il cui corrispettivo sarà accreditato al lavoratore su una carta magnetica e potrà essere riscosso presso gli uffici postali o presso gli sportelli postamat.

Il datore di lavoro può inoltre acquistare (anche tramite le Associazioni di categoria) voucher cartacei (stampati in modalità anticontraffazione) presso gli uffici provinciali Inps o in quelli postali.

Il lavoratore potrà incassarli presso qualunque ufficio postale. Attraverso questo meccanismo sarà poi possibile accreditare a ciascun lavoratore i contributi relativi alla prestazione svolta.

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