“Lo sviluppo del
Mezzogiorno è o non è una priorità?” E’ questo l’interrogativo posto dai
vertici di Confindustria Lecce, riunitisi per discutere anche del taglio dei
collegamenti che Trenitalia attuerà dal prossimo dicembre.
“Non è pensabile - afferma il presidente Leone
de Castris - assistere impotenti al continuo depauperamento dei trasporti
da e per il nostro territorio. L’iniziativa di Trenitalia di sopprimere
importanti tratte che collegano il Salento a centri nevralgici del resto del
Paese preoccupa notevolmente”.
Confindustria Lecce, pertanto, chiede al
nuovo Governo ed a Trenitalia di riconsiderare tale decisione.
“E’ vero che occorre contenere i costi, come
imprenditori lo sappiamo – continua Leone de Castris - ma non certo a scapito
di una terra che così rischia davvero la marginalizzazione economica oltre che
geografica. Trenitalia dovrebbe comunque assicurare il servizio pubblico per
garantire vera coesione sociale e parità di trattamento. La decisione di
tagliare le tratte, poi, è l’ennesima ciliegina sulla torta per il Salento che,
solo qualche settimana fa, si è visto scippare da Alitalia il volo Brindisi –
Milano”.
Non è dunque un caso che il
Mezzogiorno continui a stentare rispetto al resto d’Italia e, naturalmente,
all’Europa. Nonostante i proclami, infatti, sembra quasi che si preferisca un Sud
che non cresce ad uno forte e competitivo.
“Forse – aggiunge Piernicola Leone de
Castris - è arrivato il momento di pensare a proposte alternative che
migliorino e potenzino il sistema dei trasporti del Mezzogiorno a vantaggio
della società civile e delle imprese. Certamente, per quello che concerne
l’aeroporto di Brindisi, la liberalizzazione degli slot favorirebbe la
concorrenza e l’arrivo di nuove compagnie aeree. Per il trasporto su ferro,
sarebbe opportuno ragionare in termini di soluzioni private”.