Francesca Maggiulli - Piace al Governo la proposta che FederBalenari
Italia ha lanciato in occasione dell’incontro con
le rappresentanze del 23 febbraio, secondo quanto riferito da alcune indiscrezioni nelle stanze del ministero del Turismo.
Con la conferma ufficiale da
parte del Governo della chiusura della Procedura d’infrazione europea n°
2008/4908, conosciuta come Direttiva Bolkestein, i concessionari, sperano di risolvere il problema con la dotazione alle Regioni di un Piano di investimenti per la creazione di sviluppo,
occupazione e valore economico.
Prima tra le Regioni, a prepararsi al cambiamento delle coste, la Sicilia, che metterà all’evidenza pubblica il 40% delle coste balneari per rilanciare e valorizzare il turismo. Sulle 30.000 imprese balneari in Italia, la Regione Sicilia, infatti ha rilasciato fino al 2012 solo 8.000 concessioni balneari.
Oggetto dell’Assemblea di FederBalneari Italia a Carrara, in occasione del 13° Salone Professionale delle attrezzature balneari, outdoor design e benessere, è proprio questo: l’applicazione Regionale dell’apertura al mercato delle aree balneari non impegnate da concessioni balneari nell’ottica di uno sviluppo organico della costa.
Nella proposta di FederBalneari Italia è previsto il rinnovo automatico delle concessioni per quegli operatori che rispetteranno i parametri della griglia che ogni Regione dovrà predisporre in funzione di due criteri fondamentali: investimenti per la modernizzazione dell’offerta balneare e apertura al mercato estero in termini di qualità ed uso delle spiagge per utilizzazione diversificate dall'intrattenimento alle attività sportive.