(Francesca Maggiulli) - Gli estintori rientrano negli obblighi della manutenzione delle attrezzature antincendio a carico del datore di lavoro così come riferito D.M. 10 Marzo 1998 n. 64, art. 6, All. VI Controlli e manutenzione sulle misure di protezione antincendio. La manutenzione si suddivide nelle fasi di sorveglianza, controllo, manutenzione ordinaria e straordinaria con periodicità di norma semestrale. La norma tecnica di riferimento (anche per gli addetti delle ditte esterne di manutenzione) per la manutenzione degli estintori è la norma UNI 9994:2003, "Apparecchiature per estinzione incendi; estintori d'incendio; manutenzione” che meglio contraddistingue le periodicità degli interventi di manutenzione e le modalità di esecuzione.
1) Sorveglianza - Consiste nella esecuzione, da parte di personale interno all'azienda e con frequenza non definita dalla norma ma opportunamente consigliabile a frequenza mensile, dei seguenti accertamenti: - corretta collocazione dell'estintore e segnalazione di apposito cartello - l’assenza di ostacoli ad intralcio della visibilità e dell’accesso all’estintore - l'assenza di manomissione - la chiara leggibilità ed esposizione dei contrassegni distintivi - la presenza dell'indicatore di pressione (se presente) con un valore di pressione compreso all'interno del campo verde - l'assenza di anomalie nell’estintore (ostruzione di ugelli, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni, ecc.) - l’integrità delle strutture di supporto e della maniglia di trasporto e, se carrellato, le ruote funzionanti - la presenza del cartellino di manutenzione sull’estintore e le corretta compilazione Tutte le eventuali anomalie riscontrate devono essere eliminate nell’immediato.
2) Controllo Frequenza semestrale - esecuzione, da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, di una verifica dell'efficienza dell'estintore tramite una serie di accertamenti tecnici specifici a seconda del tipo di estintore (sotto la responsabilità della ditta di manutenzione).
3) Revisione Esecuzione - da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, di una serie di accertamenti ed interventi per verificare e rendere perfettamente efficiente l'estintore. Tra questi interventi, inclusa la ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente presente nell'estintore (polvere, CO2, schiuma, ecc.). La frequenza della revisione e, quindi, della ricarica e/o sostituzione dell'agente estinguente è: - estintori a polvere: 3 anni (36 mesi) - estintori a CO2: 5 anni (60 mesi) - estintori a schiuma: 18 mesi La data di inizio è considerata la prima carica dell'estintore.
4) Collaudo - E’ la verifica da parte di personale esterno specializzato e riconosciuto, della stabilità dell’involucro tramite prova idraulica. La periodicità del collaudo è: - estintori a CO2: frequenza stabilita dalla legislazione vigente in materia di gas compressi e liquefatti, 10 anni; - estintori (marcati CE cioè conformi alla Direttiva 97/23/CE): 12 anni La data di collaudo e la pressione di prova devono essere riportate sull'estintore in modo ben leggibile, indelebile e duraturo. Di seguito una tabella riepilogativa:
Tipologia estintore |
Frequenza manutenzioni | |||
|
Sorveglianza |
Controllo * |
Revisione * |
Collaudo * |
polvere |
mensile |
6 mesi |
36 mesi |
12 anni |
CO2 |
mensile |
6 mesi |
60 mesi |
10 anni |
Schiuma acqua |
mensile |
6 mesi |
18 mesi |
12 anni |
*Ad opera di personale specializzato e certificato