La regolamentazione attuativa della legge regionale sull’Albergo diffuso, pubblicata sul Burp del 28 marzo, è ormai vigente, e costituisce un’ottima spinta per la valorizzazione a fini turistici del patrimonio edilizio di pregio, dei borghi storici, dei borghi rurali della Puglia.
“La legge ha l’obiettivo di attirare sul nostro territorio investimenti privati intesi a promuovere una ricettività diffusa, di fascino e di qualità, puntando in pari tempo a preservare e a valorizzare le nostre tradizioni di ospitalità, il territorio e il paesaggio”dice l’Assessore Silvia Godelli, che sottolinea il grande impegno della Regione per innovare la legislazione in materia turistica e creare le condizioni strutturali e organizzative per consolidare e sviluppare i lusinghieri risultati conseguiti in questi anni.
L’albergo diffuso è una tipologia ricettiva costituita da un minimo di 30 unità abitative con servizi comuni, a gestione unitaria, dislocata in più stabili nei borghi, nei centri storici e nelle realtà rurali caratterizzati da pregio storico-ambientale e vitalità e vivibilità dei luoghi, con fabbricati in massima parte antecedenti l’anno 1900 e contrassegnati da elementi identitari caratteristici. Il regolamento che ne stabilisce le connotazioni punta a creare una nuova tipologia ricettiva, già presente in altre regioni italiane, e che in Puglia, date le caratteristiche dei nostri borghi e del nostro territorio, potrà assumere uno straordinario valore e attrarre nuovi segmenti della domanda turistica nazionale e internazionale.