“I
secolari alberi di ulivo che caratterizzano il paesaggio della Puglia vanno
tutelati, soprattutto contro il traffico illegale di alberi monumentali. Ma ai
vincoli imposti dalla legge 14 del 2007 non corrisponde un adeguato indennizzo
per i proprietari dei terreni su cui vivono questi monumenti della natura che
per la loro età non rendono quanto gli alberi più giovani e non permettono alle
aziende agricole di rinnovarsi”.
Lo
ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro,
solidarizzando con gli agricoltori che protestano contro i vincoli troppo
stretti imposti dall’ente ai proprietari di ulivi secolari.
“Superata
la fase dell’emergenza del traffico illegale – ha spiegato il capogruppo Udc –
occorre rivedere la legge che va adeguata alle esigenze degli agricoltori,
senza voler distruggere il lavoro di quei contadini e braccianti che per secoli
hanno curato il territorio. La legge attuale sottopone a vincoli
paesaggistici tutta la particella su cui si trovano almeno il 60% di ulivi
monumentali e quindi non ai singoli alberi secolari. Questo costituisce una
diminuzione del valore del fondo su cui non si può costruire neanche un trullo,
nel rispetto della tradizione, e lo stesso terreno non può essere destinato ad
altra coltivazione più redditizia. Noi siamo convinti che questi alberi vadano
tutelati al pari di tutti gli altri monumenti di cui è ricco il nostro
territorio, costituendo delle idonee ‘fasce di rispetto’ intorno alle piante
senza vincolare tutta l’area; e allo stesso tempo ad un vincolo deve
corrispondere un indennizzo certo”.
“Per questo – ha concluso Salvatore Negro – nei prossimi giorni ci faremo promotori di una modifica alla legge regionale che riconosca un indennizzo ai proprietari dei nostri monumentali alberi d’ulivo, patrimonio unico al mondo”.