Il Ministero della salute avvia l’operazione “Estate sicura”. Dalle 14 di oggi, 20 giugno, e tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.00, compreso il sabato e la domenica, sarà attivo il numero gratuito nazionale 1500 che fornirà direttamente ai cittadini informazioni e consigli su come difendersi dal caldo e indicazioni sui servizi e sugli altri numeri verdi attivati dalle Regioni e dai Comuni, in particolare per fornire supporto alle persone anziane e agli altri soggetti che soffrono di più l’aumento delle temperature.
Al numero 1500 risponderà personale altamente qualificato e appositamente formato, in grado di soddisfare le richieste di informazione di base, e anche dirigenti sanitari (medici, veterinari, farmacisti, chimici, biologi e psicologi), per soddisfare le richieste più complesse. Quest’anno il Ministero ha scelto di avvalersi, per la gestione del servizio, unicamente del proprio personale: questo assicurerà la realizzazione di ulteriori risparmi, che si andranno a sommare a quelli derivati da altre iniziative previste nel piano triennale di risparmio, e soprattutto garantirà più qualità e trasparenza nella relazione diretta tra l’Istituzione e i cittadini.
Il call center nazionale si affianca alle altre iniziative del Ministero della salute per far fronte all’ondata di caldo: il Sistema di previsione allarme meteo, in funzione già dal 15 maggio sul portale del Ministero e che emette un bollettino per 27 aree urbane del Paese, e la pagina web dedicata al caldo, sempre sul portale, con il decalogo per l’estate sicura e gli opuscoli rivolti alla popolazione generale ma anche a medici, operatori di istituti di ricovero per anziani e badanti (per loro il materiale è disponibile in sei lingue, tra cui rumeno, russo e polacco).
Inoltre, con il supporto tecnico del Ministero, 25 città italiane hanno attivato a livello locale la cosiddetta “Anagrafe della suscettibilità”: uno strumento che censisce le persone più suscettibili all’aumento delle temperature, per le quali scattano misure di protezione e controllo non appena il sistema di allarme meteo segnala l’arrivo di un’ondata di calore.