“È irritante, è spiazzante e delude profondamente l’iniziativa del ministro Clini di autorizzare le prospezioni di idrocarburi della multinazionale Petroceltic, al largo delle isole Tremiti”.
Il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna commenta con sorpresa la firma apposta “in pieno clima vacanziero”, dal responsabile del Dicastero dell'ambiente.
“Il ministro Clini non può venire in Puglia e vestire alternativamente i panni del dottor Jeckill e di mister Hyde. Abbiamo apprezzato la determinazione con la quale ha difeso le ragioni dell’occupazione, in una questione ambientale delicata come quella tarantina, ma ci lascia sconcertati apprendere che nello stesso tempo, con il Paese distratto dal ferragosto imminente, ha dato il via libera a quella che da sempre consideriamo una pericolosa aggressione ad uno dei nostri patrimoni naturali importanti”.
Il sì del ministro è intervenuto il 7 agosto e interessa un’area a ridosso del parco marino delle Tremiti, nonostante il parere contrario delle Regioni Puglia e Molise.
“Al di là del delitto che si vuole commettere ai danni di un’area paesaggistica di pregio straordinario”, la decisione del governo nazionale rappresenta per Introna “una violenza alla Puglia e a quanti guardano all’ambiente e confidano in un futuro di mare pulito, di aria sana, di sole e salute”.
“Con rammarico e rabbia apprendiamo dagli organi di stampa che in questi giorni il ministro all’ambiente Clini ha autorizzato le prospezioni alla ricerca di petrolio al largo delle isole Tremiti. Questo non può che definirsi un omicidio per il nostro territorio”, sono le parole piene di sconforto del consigliere regionale Michele Ventricelli.
“Solo poche settimane prima della pausa estiva – ricorda Ventricelli - lo stesso ministro ci aveva rassicurato su questo fronte ed ora siamo costretti ad assistere ad un’autorizzazione a bruciapelo in uno dei luoghi più belli che la Puglia vanta tra le sue risorse naturali e paesaggistiche. Questo oltre che a rappresentare un grave danno per il territorio e l’ambiente sarà un grosso colpo all’economia prevalentemente turistica che, fortunatamente, anche quest’anno ha registrato in Puglia ottimi risultati nonostante il momento di instabilità e tensione economica che tutti conosciamo”.
“La Puglia - conclude Ventricelli - come le altre regioni adriatiche si è da tempo espressa in maniera contraria ad operazioni di questo tipo e ci auguriamo che il ministro non voglia ancora una volta non tener conto delle volontà dei governi locali ma soprattutto delle popolazioni. Il ricordo della splendida manifestazione di Monopoli dello scorso gennaio deve restare un monito per tutti!”.