“Qui tutti cantano inni di gloria per la Legge sulle energie da fonti rinnovabili approvata ieri in consiglio regionale ma non si considera che senza regole più certe può diventare un’arma a doppio taglio molto, molto affilata”, a sostenerlo in una nota è Peppino Longo, consigliere della Regione Puglia, componente della V^ Commissione.
“Il passo compiuto – prosegue Longo – è di quelli importanti nella direzione delle energie pulite ma, senza diktat precisi e norme più restrittive, corriamo il rischio di vedere il nostro territorio invaso da pale o impianti. E’ di queste ultime ore il caso di Conversano, in provincia di Bari, dove la Regione, dopo una sentenza del Tar favorevole alla Erg, è stata costretta a riavviare l’iter autorizzativo per la realizzazione di un parco eolico. E così, una zona ad alto pregio architettonico e ambientale potrebbe essere sfregiata da torri eoliche a pochi passi dal suggestivo castello Marchione.
Per non parlare – continua il consigliere regionale – del rischio di ingresso di capitali sporchi nel business della green energy: una preoccupazione confermata dall’operazione della Dda di Lecce che ha smantellato una organizzazione che taglieggiava gli imprenditori del settore delle energie rinnovabili.
E’ per questo – conclude Peppino Longo – che noi dell’Udc abbiamo chiesto da tempo l’istituzione di un’anagrafe degli impianti: una richiesta rimasta inascoltata. Siamo tutti favorevoli alle energie pulite ma vogliamo anche che il settore resti pulito e che il nostro territorio non venga sfregiato”.